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Tram, aiuti ai commercianti. L’accordo prende forma: «Sei milioni in due anni per i ’danni’ dei cantieri»

Avviata la trattativa tra il Comune e le associazioni di categoria per sostenere le imprese. Tonelli: “Va scongiurata la chiusura dei negozi, aprire degli sportelli per dare informazioni”


Tre milioni
di euro l’anno, di cui due milioni di sconti fiscali e uno in contributi relativi ai bandi. Il tutto moltiplicato per due anni: 2025 e 2026. Questa è la cifra destinata agli aiuti per le imprese coinvolte nelle zone dei cantieri del tram su cui si sta ora discutendo al tavolo tra la giunta guidata da Matteo Lepore e le associazioni di commercianti. «Il tesoretto è di circa tre milioni di euro per il biennio 2025-2026», confermano da Ascom e Confesercenti al termine della riunione con l’amministrazione, avvenuta venerdì
scorso. Dunque, nulla è ancora nero su bianco, l’intesa al momento è verbale, ma c’è la disponibilità del Comune ad aumentare il plafond messo a disposizione per le imprese.

«Come abbiamo sempre detto, siamo per tenere costantemente aperto il dialogo con le associazioni. Abbiamo fatto una riunione e ne seguiranno altre. Il clima è positivo – aggiunge Luisa Guidone, assessora all’Economia di vicinato e al commercio – e siamo ottimisti che questa interlocuzione porti a un accordo che ha un obiettivo comune: salvaguardare le attività commerciali. Per questo continueremo a lavorare nelle prossime settimane». Questo è «un passo avanti come avevamo chiesto, tuttavia siamo di fronte a un contesto che esige un lavoro congiunto e un’attenzione costante», apre Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio Ascom Bologna.

Tonelli, inoltre, annuncia l’idea di aprire «cinque sportelli, uno a Palazzo d’Accursio e i restanti quattro nelle sedi delle diverse associazioni di categoria (Confcommercio, Cna, Confesercenti e Confartigianato), dove andare a valutare le istanze delle imprese: informazioni sull’andamento dei cantieri, come richiedere il ristoro e l’illustrazione delle defiscalizzazioni, e altro ancora in fase di valutazione insieme all’amministrazione comunale». Anche in quest’ultimo caso, però, tutto è in fase di ‘cantierizzazione’ tra associazioni e giunta. L’apertura di Palazzo d’Accursio per aiutare le imprese soddisfa Loreno Rossi, direttore generale Confesercenti. «Apprezziamo la disponibilità nell’aiutare le attività colpite dai cantieri del tram. Un sostegno biennale che è una grande risposta d’aiuto a quello che è un problema oggettivo, di cui anche l’amministrazione si rende conto», afferma Rossi.

Nonostante tutto, però, «la soluzione non è definitiva, ma stiamo facendo quanto possibile per ottenerla», chiarisce Rossi ricordando che «dieci anni fa la situazione sarebbe stata ovviamente diversa, ora, oltre ai cantieri vi è anche un problema di consumi a cui dobbiamo fare fronte». E poi l’istanza presentata a Guidone nella giornata di venerdì: «Abbiamo chiesto di ‘mirare’ i prossimi bandi verso coloro che hanno effettive perdite di fatturato – annuncia Rossi -. Le risorse non sono infinite, quindi abbiamo il dovere di usare al meglio questo ‘gruzzoletto’ e darlo a chi davvero ne ha bisogno». Per questo, «serve anche una semplificazione delle procedure delle domande di ristoro», appunta invece Tonelli. Un altro tema sollevato dalle associazioni che rappresentano gli esercenti, sono i tempi di durata dei lavori: «Se si andrà per le lunghe, queste risorse potrebbero non bastare, confidiamo, tuttavia, nel fatto che il Comune riesca a terminare in tempo tutti i cantieri», chiude Rossi.

Giovanni di Caprio, Il Resto del Carlino – 15 ottobre 2024

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