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Sicurezza, i negozi presidiano la città. «Iniziativa importante»

Scatta la campagna di comunicazione di Confcommercio- Ascom Postacchini: «Le nostre imprese alimentano la percezione di tranquillità»

Negozi aperti e cittadini più sicuri. Anche nel centro di Budrio arriva il progetto ‘Porte Aperte’ di Confcommercio Ascom. «Dove c’è una serranda alzata o una vetrina accesa cittadini, clienti e consumatori sanno da sempre di poter contare su un aiuto concreto, in ogni momento e circostanza. Nell’ottica quindi di promuovere il ruolo strategico che le attività economiche di prossimità svolgono ogni giorno a tutela della legalità, non soltanto economica, abbiamo chiesto di stampare ed esporre in vetrina, o all’interno del locale, la locandina del progetto». Questo avevano dichiarato, lanciando ‘Porte Aperte’, Enrico Postacchini, Presidente Confcommercio Ascom Bologna e Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Ascom Bologna. Un progetto sostenuto anche da ’il Resto del Carlino’. Sulla locandina un testo che riporta lo spirito dell’iniziativa: «Porte aperte per chiunque abbia paura. Se per strada ti senti in pericolo raggiungi uno spazio sicuro, entra in un’attività commerciale».

I commercianti di Budrio hanno aderito con piacere. La prima a parlarne è Patrizia Tommasini della fioreria Clorofilla di via Garibaldi: «Una buonissima proposta quella di Ascom. Molto valida perchè per quanto Budrio sia un paese e non una città grande la
sensazione di sicurezza va data sempre a chi passeggia per il centro. I negozi sono il cuore di
vicinato e il commercio di prossimità serve anche a creare rapporti con la clientela e ad esserci
per la comunità sotto più aspetti. Noi siamo qui da quindici anni e siamo abituarti a darci la voce con gli altri esercenti su quanto succede: ci si deve essere sempre, per tutti».

Della stessa idea Tilde Ragazzini che, da cinquant’anni, in piazza, gestisce la ‘Ragazzini – macchine per cucire’: «Siamo entusiasti del progetto. Rappresenta a pieno ciò che facciamo, la cultura del commerciante di vicinato. C’è collaborazione totale tra le attività della zona e con i cittadini. Entrando nel merito è chiaro che il vicinato offre vicinanza, noi possiamo sempre offrire un utile primo intervento in tante situazioni: sia di pericolo ma anche di informazione per chi passeggia a Budrio. Questo è un progetto che restituisce importanza
ai commercianti di quartiere». Così anche dal Verdurfrutta Gallo di via Bissolati: «Un progetto che non conoscevamo, ma di cui facciamo parte più che volentieri. Serrande e negozi chiusi portano degrado e questo è un buon modo per combatterlo e per essere presenti nel proprio paese».

Barbara Bisi, infine, dall’Albero delle Scarpe di via Garibaldi, aggiunge: «Innanzitutto, ritengo sia molto importante non far sentire soli gli anziani che tutte le mattine popolano il centro del paese. Bisogna far sentire alla popolazione che noi ci siamo e che, anche se siamo delle piccole realtà, o forse proprio perché lo siamo, gli stiamo vicini. Non sarebbe giusto far morire il paese».


Zoe Pederzini, Il Resto del Carlino – 13 ottobre 2024

Confcommercio Ascom Bologna
Enrico Postacchini

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