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XX Settembre, Emil Banca in campo. L’ok di Galletti alla riqualificazione. «Pronti a sostenere sport e cultura»

L’istituto di credito cooperativo favorevole a mettere a disposizione reti e risorse per ‘occupare’ la piazza «Siamo già in contatto con diverse associazioni del territorio. Il modello Guazzaloca nel 1999»

«Mi era già capitato di farlo durante l’amministrazione Guazzaloca, quando ero assessore al Bilancio: vincemmo la scommessa Montagnola portando sia più presidio di vigili urbani e forze dell’ordine, sia iniziative culturali. Per questo Emil Banca scendo in campo anche per piazza XX settembre». Gian Luca Galletti, presidente di Emil Banca, annuncia che l’istituto di credito cooperativo risponde positivamente alla ‘chiamata’ di Confcommercio-Ascom per contrastare spaccio e degrado a due passi dalla stazione. Tutto deve necessariamente passare anche dalle arti e dalla cultura. «La mission di Emil Banca è quella di fare il bene della comunità – spiega l’ex ministro dell’Ambiente –, per cui ottemperando a questa visione rispondiamo positivamente all’iniziativa di Giancarlo Tonelli e di Ascom, crediamo sia la ricetta giusta».

Siete quindi pronti a sostenere iniziative sportive e culturali per ‘occupare’ la piazza con arte e bellezza?

«Serve sempre un combinato disposto. L’aumento della presenza delle forze dell’ordine è fondamentale, perché parliamo di un problema di ordine pubblico che va risolto così. Accanto, come Emil Banca ci proponiamo per co-progettare iniziative culturali e sportive in quella zona assieme a istituzioni, commercianti e terzo settore».

Cosa farete nel concreto?

«Collaboriamo da anni con gran parte delle associazioni dilettantistiche sportive, e con le associazioni culturali della città. Assieme a loro siamo pronti a mettere il nostro know-how. Sarebbe importante se in questo percorso ci accompagnassero le fondazioni bancarie e le altre banche di credito cooperativo, per irrobustire l’intervento e per dare più vivacità all’iniziativa».

Avete già interloquito con Palazzo d’Accursio?

«Ci mettiamo a disposizione dei commercianti e del Comune per studiare qualcosa assieme. Nel periodo primavera/estate, si può pensare a tornei di basket, pallavolo, pallamano. Come Emil Banca già facciamo diverse di queste cose, penso per sempio al torneo di rugby dilettantistico che organizziamo, oltre a vari tornei di pallacanestro. Lì sarà anche una questione di spazi, quindi magari è più facile pensare ora al minibasket, ma come detto siamo disponibili a co-progettare. Stesso discorso per la cultura».

Il secondo ‘modello Montagnola’, quello messo a terra nel 2018, è stato evocato dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Sarà importante anche quell’eredità oltre al lascito di Guazzaloca?

«Giusta la posizione di Piantedosi. A un problema di ordine pubblico si risponde con rimedi equivalenti, poi la comunità può aiutare ‘occupando’ quegli spazi per renderli più vivibili. Ma questo non basta, se non si aumenta con il presidio di forze dell’ordine e Polizia Locale. Nel 1999, in Montagnola intervenimmo portando, tra gli altri, Malandrino&Veronica e Vito. Si può replicare quel modello»

Paolo Rosato, Il Resto del Carlino – 4 ottobre 2024

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