Sciopero taxi, Federalberghi: «Ripensateci»
Pare non ci siano, per ora, spiragli per evitare lo sciopero dei taxi dopodomani, lunedì 23. In concomitanza con l’apertura del Cersaie, una delle più importanti e partecipate fiere bolognesi. Nessun incontro in programma finora tra le sigle sindacali e Palazzo d’Accursio, e malgrado qualche timida apertura da parte dell’assessora Valentina Orioli ieri («sono sempre disponibile al confronto, ma se il punto di partenza è l’annullamento del bando per le nuove licenze non andiamo nella direzione auspicata») nulla sembra in procinto di muoversi. Nei giorni scorsi Gianpiero Calzolari, presidente della Fiera, aveva auspicato una risoluzione della contesa, ma i tassisti hanno comunque voluto ricordare che «il Comune non ha voluto evitare lo scontro. Abbiamo dato notizia del fermo alle autorità competenti in data 11 settembre. Nessuno da Palazzo d’Accursio è intervenuto. Non si può chiedere efficienza quando le condizioni imposte sono paragonabili a correre i cento metri con zaini pieni di sassi sulle spalle». A chiedere lo stop allo scontro è anche Celso De Scrilli, presidente di Federalberghi Bologna. «Faccio un appello alla ragionevolezza, lo sgarbo lo si fa soprattutto alla città, a chi va in Fiera e a chi pernotta negli hotel. I tassisti ci ripensino, anche individualmente, altrimenti lunedì centinaia di migliaia di persone rimarranno bloccate in stazione, in aeroporto e negli hotel. Abbiamo cercato di noleggiare autobus per trasportare i clienti, senza successo». Giulio Venturi (Lega): «Il sindaco abbia senso di responsabilità e la smetta di lavarsi le mani dei problemi della Fiera e dei tassisti»
Il Resto del Carlino, 21 settembre 2024
“Finché sarà apprezzato e sostenuto il suo forte ruolo di servizio alle comunità, il negozio non morirà mai perché è sinonimo di collettività, di socialità, di sicurezza, di coesione”