Centinaia di persone di tutte le età hanno ballato con ’La febbre del mercoledì sera’. Domenica la giornata clou della rassegna
«Piazza Garibaldi, ci siamooo?». È un autentico incitamento alla carica quello che i dj Sugar (Andrea Incerti) e Chris (Cristiano Degli Esposti) hanno strombazzato alle nove di sera di mercoledì scorso dalla consolle montata nella parte alta della piazza centrale di Bazzano. E, subito, sul lastricato in cubetti di porfido rossi si è precipitato il popolo delle balere, delle discoteche, delle «rotonde sul mare», del ballo sfrenato.
Grandi e piccoli, bambini di sei anni e signore di 60 e oltre, tutti accomunati dalla frenesia della danza. «La Febbre del Mercoledì sera», andata in scena fino a mezzanotte, è stata uno degli eventi centrali dell’Autunno Bazzanese. Il botto lo si attende per domenica, 15 settembre, quando la 53ª edizione della kermesse bazzanese animerà il centro del paese sin dal mattino con i mercati dell’arte, dell’ingegno e dei prodotti tipici del territorio e si chiuderà alla sera con un inno alla magia della musica italiana, tramite il concerto di due corali, Schola Cantorum di Bazzano e Corale Pancaldi di Ganaceto, e la Banda Ferri di Modena. Con lo spettacolo «Echi di Genio» si esibiranno in brani musicali celebri da Giuseppe Verdi a Ennio Morricone. «Si tratta di dieci serate, gestite con una ventina di volontari che hanno preparato da mangiare per almeno seimila visitatori», rivela Valter Ferrari, presidente della Pro Loco di Bazzano, motore di tutto l’Autunno Bazzanese. «La gente è curiosa di scoprire tanti luoghi ancora sconosciuti del nostro territorio», confessano Franco Costanzo e Davide Morandi nel gazebo dell’infopoint. Ed Ernesto Tedeschi, famoso pasticcere bazzanese e a lungo presidente Confcommercio Ascom, aggiunge: «La gente viene a Bazzano per ballare, per girare tra le bancarelle e poi scopre tanti bei negozi. L’Autunno è un felice traino turistico».
Nicodemo Mele, Il Resto del Carlino – 13 settembre 2024
Comune e commercianti insieme per l’area nel cuore del centro: «Valorizziamo i negozi storici e favoriamo l’insediamento di nuove realtà»