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La giungla dei cantieri

La voce ai commercianti tra preoccupazioni e proposte

Bruno Benassi del Kik Bar in via San Donato

«Chi gira in auto è già disperato»

«I problemi ci sono ancor prima di iniziare: il traffico si è già moltiplicato». Parla Bruno Benassi del Kik Bar, enoteca e whiskeria in via San Donato: «Chi gira in macchina è disperato. Ormai la fila è ogni giorno più lunga ed è difficilissimo trovare parcheggio. Tra un cantiere e l’altro, la macchia si allarga e il problema rischia di diventare immenso. Mi auguro saremo tutti felici con il tram, tuttavia sono sempre più dubbioso. Avendo io una clientela anche extra cittadina grazie al mio whisky, rischio di perderla perché non sanno come arrivare in questa zona, soprattutto il pomeriggio, quando il traffico è a tratti insostenibile nella mia via».

Silvio Valbonesi e Manuela Nanetti, via San Vitale

«Servono presidi contro lo spaccio»

La situazione è differente in via San Vitale, dove Silvio Valbonesi di Valbonesi e Manuela Nanetti di Mastri Cartai hanno la loro attività: «A nome un po’ di tutti in quest’area, ci tengo a sottolineare che un calo è fisiologico, visto che non passano più i bus e la strada è chiusa. È da un po’, però, che sulla Garisenda non c’è movimento. Qui le cose non stanno andando male come in altre zone. Quello che ci spaventa di più, in vista dell’autunno, è il tema della sicurezza: dopo l’incubo spaccate, vorremmo un passaggio maggiore di poliziotti o carabinieri per arrestare gli spacciatori». Intanto, il 21 settembre ci sarà ‘Artevitale’: «Un modo per legare l’arte al commercio».

Marco Di Piazza di Brighenti Expert

«Il Comune ci aiuti con spese e tasse»

Si soffermano su tre punti Chiara Brighenti e Marco Di Piazza di Brighenti Expert in via via Ugo Lenzi: «Un primo piccolo, ma positivo, passo in avanti sarebbe pubblicizzare con un cartello all’ingresso di via Calori che c’è un grande parcheggio in via Azzo Gardino che va sfruttato. Poi bisogna che l’amministrazione venga incontro alle attività e ci aiuti nel pagare le spese correnti. Non vogliamo che il mondo crolli, però, dobbiamo sopravvivere in questi due anni di lavori». Infine, il passaggio degli autobus in quel tratto di cantiere: «Per anni hanno fatto una battaglia affinché la gente si muovesse coi mezzi pubblici e ora, invece, c’è il deserto e non ne passa nessuno».

Renato Nucci, commerciante e referente Ascom

«Molte attività chiuderanno»

Tuona Renato Nucci, proprietario del negozio di stampanti e di altre forniture per l’ufficio: «Prima c’era un bel via vai di gente, ora non c’è più nessuno. Questo è un danno grave a carico di chi, come me, abita e lavora da anni in questa zona oggi più che mai afflitta da questi problemi che appaiono irrimediabili». Nucci lavora in quella che definisce «la zona più colpita dai cantieri in assoluto e quella dove hanno eliminato oltre 200 posti auto». Oltre a essere un commerciante, è anche presidente del Comitato Palasport e referente Ascom della zona: «Quando ci sono le partite è un disastro ed è sempre più difficile anche per i residenti trovare parcheggio. Tutto questo mentre entro la fine dell’anno molte attività potrebbero chiudere».

Elisabetta Zuanon di Suede, negozio di scarpe

«Abbandonati dalle istituzioni»

«Purtroppo non avendo la sfera di cristallo non sappiamo cosa ci regalerà questo autunno», racconta preoccupata Elisabetta Zuanon di Suede, il negozio di scarpe in via Ugo Bassi. «Il cantiere ci preoccupa più di quanto ci aspettassimo, soprattutto dal punto di vista della sicurezza. Da venerdì, davanti al negozio, abbiamo avuto tante moto che hanno provato a girare perché la viabilità non è spiegata bene. Tant’è che adesso non c’è sicurezza neanche per guardare le vetrine». E sul futuro? «Non abbiamo notizie in merito. Avrei dovuto mettere due dipendenti a tempo indeterminato, purtroppo ne ho dovuta lasciare a casa una perché non me la sono sentita in un momento così instabile. Il Comune dovrebbe venirci incontro con le tasse e con le spese correnti: siamo abbandonati».

Gianpaolo Zanetti della profumeria Ennio

«Situazione drammatica»

Al centro del ciclone c’è anche la profumeria Ennio di Gianpaolo Zanetti, in via San Felice 22: «In questi giorni la situazione è drammatica. Hanno chiuso un tratto che non è segnalato. Adesso anche un ulteriore pezzo di via San Felice è bloccato al traffico e ci tocca, anche a noi commercianti, fare un giro allucinante». Lo definisce «un giro dell’oca» quello che deve fare ogni mattina Zanetti per arrivare a lavoro: «Da giorni è tutto chiuso, una sorta di coprifuoco». La speranza di Zanetti, tuttavia, resta quella «che il Comune comprenda la situazione e dia aiuti in tal senso ai commercianti. Sono necessari, per un anno e mezzo è dura andare avanti così». E poi, «la nostra categoria non è mai stata presa in considerazione dalla giunta, e questa non è una novità».

Testi a cura di Giovanni Di Caprio, Il Resto del Carlino- 12 settembre 2024

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