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La viabilità a Bologna tra i grandi cantieri aperti

La voce ai commercianti: criticità e soluzioni

«Adesso i pusher agiscono liberi»

Simona Bentivogli (Ottica Acustica Bolognina)

Non è ancora sotto i cantieri Simona Bentivogli dell’Ottica Acustica Bolognina, ma la sensazione è quella di essere al centro di un ciclone. «In piazza dell’Unità, via Matteotti e via Ferrarese già risentiamo delle problematiche di quelli limitrofi», dice. E con la riapertura delle scuole alle porte, dice Bentivogli, «abbiamo chiesto al Comune di togliere le preferenziali e di muoverci liberamente per il tempo dei cantieri. Serve liberare le vie di accesso e di fuga». Tutto questo si riflette nel commercio: «Nessuno apre una cattedrale nel deserto. E, con i cantieri aperti e le strade bloccate, gli spacciatori saranno liberi di agire».

«Poco passaggio e perdite del 90%»

Alessandro Bastia, titolare di ‘Hangout’

«Non sembra, ma siamo aperti» è il cartello messo sulla vetrata di ingresso di ‘Hangout’ di Alessandro Bastia, in via Ugo Bassi. «Il problema principale è il grosso calo di passaggio della gente, dallo spostamento dei bus al non passaggio totale». La gente, infatti, secondo il titolare di Hangout «non viene più in centro o ci viene mal volentieri». E il tratto di lavori davanti al locale ancora non è terminato. «In realtà non stiamo assolutamente capendo il cronoprogramma dei lavori. Ogni giorno cambiano i lavori, siamo ancora meno visibili di prima e ancor più isolati. Ciò che mi preoccupa maggiormente, però, è il crollo del lavoro», dice Bastia comunicando i dati. «A luglio ho avuto perdite di oltre il 90%, ad agosto oltre del 60%. Chiedo solo la possibilità di sopravvivere».

«Rivoluzione green sulla nostra pelle»

Virna e Clarissa del negozio ‘Capricci’

In mezzo al tornado dei lavori ci sono anche Virna Vignoli e Clarissa di Capricci, il negozio in via Serena: «Ora aumenteranno i lavori e arrivano sempre più camion che bloccano la strada. Per noi è una tragedia. Abbiamo perso tutti i parcheggi e la gente non arriva al nostro negozio. Come se non bastasse ci hanno chiuso anche le strade adiacenti e hanno modificato la viabilità di tutte le strade che ci girano attorno. La zona è massacrata e noi non vediamo la fine. Abbiamo deciso di disdire i campionari per le prossime stagioni, proprio a causa di questa difficoltà: vediamo cosa succederà nelle prossime stagioni. Una vera e propria mazzata, una rivoluzione green fatta sulla nostra pelle».

«Niente parcheggi Sono sfiduciata»

Miriam Mazzacurati, profumeria

All’interno della profumeria Jean Baptiste Grenouille in via Ugo Bassi c’è Miriam Mazzacurati: «Si è fermata Bologna», sentenzia. «Ora hanno spostato le fermate del bus, la gente non sa dove scendere o come arrivare in centro. Tutto questo mentre i parcheggi sono quelli che sono, le tempistiche non si sanno e nessuno ci sa dire niente», racconta la dipendente della profumeria. Alcune persone, però, le hanno rilevato un particolare sui cantieri. «Hanno trovato degli scavi che hanno rallentato la situazione. Io non sono molto fiduciosa, oltre che assolutamente contro il progetto, vedremo quando riapriranno le scuole». E poi «la gente così è abbandonata a sé stessa e i bus sono impossibili da prendere. Almeno che ci dicessero qualcosa, anche per questo sono a sfavore: il tram non serve a Bologna»

«Favorevole al tram Ma così si sbaglia»

Andrea Garagnani (Ottica Garagnani)

Un’estate difficile per i cantieri e un autunno complesso alle porte. È il pensiero di Andrea Garagnani di Ottica Garagnani in via Monte Grappa: «I lavori restano inesorabili. Io sono favorevolissimo al tram e proprio per questo sono stravolto da come stanno gestendo la situazione. Ci stanno facendo rivivere il dramma del cantierone, che fu inutile. Avevano detto che avrebbero rifatto i sottoservizi e oggi chiudono quell’unico tratto di via Ugo Bassi: chissà per quanto tempo non si riuscirà ad arrivare in centro con i mezzi pubblici. La gente che vorrebbe venire da noi non riesce ad arrivare e ci prendono in giro con dei ristori che sono delle elemosine».

«La viabilità è compromessa»

Luca Spadoni (Play Sport)

Dall’estate all’autunno «non cambierà nulla». Apre così Luca Spadoni, di Play Sport in piazza Azzarita: «I lavori continuano e il cantiere si allarga». Intanto le cose «vanno a rilento e la città è paralizzata, i saldi sono stati l’unica cosa che ha spingeva un po’ di clientela nei nostri negozi, ma ora sono finiti e si aspettano i rientri dalle ferie». Poi il focus si sposta sulla viabilità: «È compromessa. Occorre da parte del Comune un’attenzione alle attività, tenendo conto del momento, indipendentemente dal cantiere». Noi siamo ancora stremati dal Covid. Proprio per questo è importante che venga data attenzione anche al calo vendite, perché così si perdono migliaia di euro e non è sufficiente un piccolo intervento. Venga fatto qualcosa di significativo legato al calo di fatturato».

Testi a cura di Giovanni Di Caprio, Il Resto del Carlino 11 settembre 2024


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