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Estate calda nei negozi. Tonelli lancia l’allarme: «Cantieri e commercio, in autunno più ristori»

I dati segnalano una diminuzione delle vendite tra il 10 e il 20 per cento. La giunta dell’Ascom avanzerà una serie di richieste al Comune: «E da settembre ci muoveremo per sostenere i consumi nelle attività»

Un’estate difficile, quella che si avvia a finire, per i commercianti bolognesi. In luglio e nelle prime tre settimane d’agosto, nonostante i saldi, le percentuali di vendita in città sono calate, in generale, tra il 10 e il 20 per cento.

È il dato diffuso da Confcommercio-Ascom, che vale sia per le attività toccate dai saldi – come il settore dell’abbigliamento e delle calzature – sia per altri tipi di attività, come ristoranti o alimentari. «Questo calo nei consumi ci preoccupa moltissimo – lancia l’allarme il direttore di Ascom, Giancarlo Tonelli –. Numeri che continuiamo a monitorare, insieme al presidente Enrico Postacchini e al vicepresidente Valentino Di Pisa, per capire come possano incidere sulle nostre attività». Dall’indagine di Ascom emerge che il problema principale «potrebbero essere i cantieri», sottolinea Tonelli. 

La certezza, eventualmente, arriverà a settembre. Infatti, dopo un luglio e agosto con tanti problemi (e tante chiusure, per ferie, dei negozi), arriverà l’autunno: «Sarà la cartina tornasole per valutare il vero impatto dei cantieri sulla città», è sicuro Tonelli. Nei prossimi mesi, infatti, «i cantieri del centro storico entreranno nel pieno dello svolgimento, per questo anche in queste settimane abbiamo tenuto monitorati i lavori tramite delle ‘sentinelle’ che ci informano sul loro andamento e ne verificano il corretto svolgimento», continua il direttore dell’associazione.

La giunta di Confcommercio-Ascom si riunirà il 16 settembre: «In quella sede approveremo un documento in cui sono elencate una serie di richieste da porre all’attenzione delle istituzioni e del Comune – annuncia Tonelli –. In questo scritto riporteremo alle istituzioni le nostre preoccupazioni per questi dati negativi che come risvolto rischiano di portare a un calo dell’occupazione e del fatturato. Di conseguenza le attività potrebbero essere obbligate a rinunciare a qualcosa o, addirittura, a non proseguire la propria attività a partire da gennaio». 

Tonelli quindi lancia un appello alle istituzioni e al Comune: «A loro chiediamo interventi robusti a sostegno delle attività, perché l’impatto dei cantieri è forte, molte attività rischiano di dover chiudere». L’associazione dal canto suo «porterà avanti una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei turisti e dei bolognesi affinché, nel momento in cui arrivano nella nostra città, rivolgano il proprio sguardo verso il commercio sotto casa – evidenzia Tonelli –. La nostra è una scelta economica e sociale, per evitare che si vada verso un ridimensionamento della forza lavoro e per evitare delle chiusure». Una duplice azione «a sostegno delle attività su strada – ribadisce Tonelli –. Faremo anche un’azione promozionale nei confronti dei residenti e dei turisti perché facciano acquisti nei negozi».

Il tutto verrà avviato nel periodo natalizio e sarà portato avanti durante tutto il periodo dei saldi invernali di gennaio. «Inoltre, chiederemo maggiori ristori per sostenere le attività: chiederemo alle realtà istituzionali un intervento economico e altre istanze che stiamo approvando», parla Tonelli. Il direttore di Ascom si sofferma anche sulla presenza turistica in città rispetto al periodo estivo del 2023: «Il numero degli stranieri, nelle loro diverse declinazioni, è stato analogo a quella dello scorso anno. Mentre sono calati i consumi e le presenze dei turisti italiani e di cittadini bolognesi: del resto, è ripartito il turismo globale già evidenziato prima della pandemia, dunque una parte di turisti italiani e di bolognesi ha passato le vacanze all’estero. Tutte concause che hanno contribuito al dato negativo delle vendite». 

A sentire le attività di ristorazione, ad esempio, «a calare è stato non tanto il numero degli scontrini, ma il valore medio della spesa», chiarisce Tonelli. E guardando all’autunno quali sono le aspettative? «C’è un oggettivo problema di incertezza. Noi come Ascom stiamo giocando proprio per evitare altri mesi difficili, come lo sono stati quelli estivi. La preoccupazione è diffusa, perché la somma tra il calo dei consumi e la cantierizzazione rischia di diventare insostenibili per le aziende».
di Giovanni Di Caprio, il Resto del Carlino, 24 agosto 2024

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