Hanno rispettivamente 95 e 98 anni e sono il pilastro della storica Sagra di San Luigi di Riale. «Con Nilla Pizzi e Consolini ci si divertiva»
«Siamo sfogline da una vita e aiutiamo alla sagra da sempre». Rosanna Laurenti e Anna Mignani potrebbero sembrare due sfogline bolognesi qualunque, se non fosse per la loro età: rispettivamente 98 e 95 anni. Anche quest’anno saranno in prima fila tra i volontari e le volontarie della storica Sagra di San Luigi Gonzaga di Riale. «Una volta, quando eravamo più giovani, la sagra era quasi una festa di famiglia, niente a che vedere con oggi. − raccontano − Oggi arriva molta più gente e quindi dobbiamo preparare molto più cibo rispetto ad allora». Infatti, negli anni l’evento, anche grazie a continui miglioramenti, ha visto crescere la partecipazione.
Con l’aumento della richiesta si è di conseguenza allargato anche il gruppo di volontari. «Quando facciamo i tortellini di sera, tra uomini e donne, siamo più di quaranta persone», spiega Rosanna Laurenti. E, naturalmente, sono le instancabili sfogline ultranovantenni a guidare la squadra. Come in una catena di montaggio che si rispetti, ognuno ha il suo compito: c’è chi tira la sfoglia, chi la taglia, chi mette il ripieno e chi chiude i tortellini. «I giovani aiutano molto come camerieri durante la festa − aggiunge Anna Mignani − ma dovrebbero essere di più anche quando facciamo i tortellini e le altre paste fresche, così ci danno il cambio».
Nonostante ciò, le due signore non si tirano indietro: anche da sedute, continuano a dare una mano e a chiudere i tortellini con il mignolo. «Quest’anno abbiamo preparato addirittura 135 chili solo di tortellini. − precisano, puntualizzando − Qualcuno a Bologna li fa anche al ragù, ma qui li trovate rigorosamente in brodo o alla panna». Tuttavia, la sagra non offre solo piatti della tradizione come tortellini (anche fritti), tortelloni, tagliatelle, lasagne e gramigna, ma anche nuove proposte come piatti vegetariani e vegani, a dimostrazione di come la manifestazione si adatti alle tendenze attuali. Le due sfogline non si limitano a lavorare solo dietro le quinte, ma, quando possono, partecipano attivamente anche durante la festa proprio come una volta. Quando si chiede loro se un tempo ballavano, rispondono ridendo: «ogni tanto ballavamo, ma avevamo poco tempo, eravamo sempre troppo impegnate con la cucina».
Oltre alla cucina, un’altra colonna portante della sagra è sempre stata la musica e i grandi protagonisti della canzone italiana che ha saputo riunire. Primo fra tutti il cantante bolognese Giorgio Consolini, per anni grande sostenitore e frequentatore della sagra e a cui è stato intitolato anche un premio. «Noi c’eravamo anche quando venivano a cantare e, soprattutto, a mangiare, Carla Boni, Gino Latilla, Nilla Pizzi e Giorgio Consolini. Quando arrivavano tutti insieme, era una festa grossa!», ricordano con un sorriso.
di Sara Ausilio, il Resto del Carlino, 23 agosto 2024