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2024, fuga da Bologna. L’Appennino fa il pieno, i turisti vanno al fresco

Crescono gli arrivi e, soprattutto, i pernottamenti che arrivano a più 14% .”Da Lizzano a Monghidoro tutte le iniziative sold out”

Fuga dalla città e dal caldo torrido, verso il verde e il fresco. L’Appennino sta vivendo un boom di turisti,
come confermano le sagre prese d’assalto e gli alberghi pieni. Nel mese di giugno nei Comuni dell’Appennino bolognese si sono contati oltre 24mila arrivi (il 4% in più dello stesso mese del 2023), e 62mila presenze, ovvero pernottamenti (addirittura +14%). «Zone come Lizzano e l’alpe di Monghidoro sono affollate come via Indipendenza», sorride Stefano Lorenzi, responsabile di Appennino Slow. «I paesi sono pieni e le iniziative sono quasi sempre sold out. Anche i cammini Via degli Dei, della Lana e della Seta e gli altri stanno andando bene, nonostante il caldo». Per Lorenzi non sono più soltanto le temperature decisamente più gradevoli a spingere tanti, bolognesi · e non solo; a scegliere fa montagna; per una giornata di relax o per un soggiorno più lungo. «Tante manifestazioni culturali sono cresciute e si sono rafforzate, come i concerti della Cisterna, il festival Crinali, Spaesaggi, Dove scorre il fiume. Forse siamo davvero passa. ti dalla semplice voglia di stare all’aria aperta alla voglia di cultura». «C’è davvero un’affluenza elevatissima; il turismo giornaliero è aumentato, siamo quasi all’overtourism», conferma Piero Baldassarri di Palazzo Loup, antica dimora nei pressi di Loiano. «Il rovescio della medaglia è che si sono un po’ accorciate le permanenze: nel weekend non si trova spazio per uno spillo, il discorso cambia durante la settimana. Ma è un bilancio assolutamente positivo anche per noi, in crescita anche rispetto al pre-covid. E ci sono anche gli stranieri, che arrivano soprattutto dal Nord Europa: Belgio, Germania, Svizzera». Da inizio anno, sottolinea Bologna Welcome basandosi sui dati del Servizio statistica della Regione, gli arrivi in Appennino sono stati quasi 122mila, con un aumento del 9% sul primo semestre 2023; le presenze poco meno di 280mila, +10%. Gli stranieri hanno pesato per il 30% (+22% rispetto all’anno scorso. Dagli sport invernali all’outdoor airescursionismo, la montagna offre ormai servizi tutto l’anno», assicura Barbara Franchi, sindaca di Lizzano e da pochi giorni incaricata del comparto Turismo in Città metropolitana. Il cambiamento climatico che sta portando in questi giorni tanti a scegliere i monti ha come rovescio della medaglia un inverno non pervenuto: «Abbiamo vissuto un trend negativo per l’assenza di neve, ora abbiamo ripreso a buon ritmo con visite di migliaia di persone fra trekking,
escursioni in ebike, piscine, alberghi, campi estivi di basket, calcio, scherma. E osserviamo anche
una timida ripresa del ripopolamento delle seconde case. Ci sono a disposizione risorse regionali per rendere la nostra montagna sempre più attrattiva e vivibile, per allungare la stagione turistica». Nei primi sei mesi dell’anno il 10% dei turisti arrivati nel territorio bolognese ha scelto l’Appennino. Per il responsabile del Turismo Mattia Santori «sono numeri impressionanti, che hanno un risvolto economico e sociale fondamentale». E la cultura può funzionare da ulteriore traino: «Abbiamo avuto l’intuizione, assieme al settore Cultura delComune, di aggiungere 100mila euro a Bologna Estate per progetti nell’area metropolitana: questo ha favorito un proliferare di attività culturali che iniziano ad avere un peso e un richiamo».

Lavinia Lundari Perini, La Repubblica – 7 agosto 2024

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