La giunta regionale ha stanziato quasi 3 milioni di euro per sostenere le attività previste dall’intesa con le associazioni dei farmacisti
Quasi tre milioni di euro. Anche l’Emilia-Romagna (foto, l’assessore alla Sanità Raffaele Donini) si prepara ad avviare, a settembre, la propria rete di farmacie dei servizi. Negli esercizi che aderiranno i cittadini potranno eseguire alcune prestazioni (holter cardiaco, pressorio ed Ecg) come se il servizio venisse erogato in una struttura pubblica. La giunta regionale ha deciso di assegnare alle aziende sanitarie di tutto il territorio fondi che fanno seguito al protocollo sottoscritto nell’estate del 2023 tra la Regione e le associazioni di categoria delle farmacie convenzionate (Assofarm, Federfarma, Farmacieunite e Ascomfarma).
Le risorse, esattamente 2.995.160 euro, provengono da una voce specifica del Fondo sanitario nazionale prevista per attualizzare la legge 153 del 2009. Rappresentano il 70% della quota complessiva stanziata per la Regione Emilia-Romagna per il primo biennio: il restante 30% sarà conferito dal ministero della Salute a conclusione degli interventi, portando la cifra complessiva disponibile a 4,3 milioni di euro.
Questa la distribuzione tra le aziende sanitarie: Piacenza (216.438,57), Parma (319.192,23), Bologna (572.797,02), Modena (450.367,12), Reggio Emilia (338.868,47), Imola (7.449,93), Ferrara (279.839,77), Romagna (730.206,89).
In queste settimane sono in via di perfezionamento le modalità di caricamento dei referti sui fascicoli sanitari dei cittadini emiliano-romagnoli, mentre le tariffe e i ticket sono già stati definiti.
Il Resto del Carlino – 6 agosto 2024