L’arcivescovo nella struttura della fondazione Sant’Anna e Santa Canterina. Inaugurata la mostra ’Bellezza e Futuro’. Poi la messa per gli ospiti
Una mostra d’arte intitolata «Bellezza e Futuro» allestita in una casa di riposo per anziani. Oggi la chiesa celebra la quarta giornata mondiale dei nonni e degli anziani e per il cardinale Matteo Zuppi, che ieri ha inaugurato l’esposizione nella struttura della fondazione di Sant’Anna e di Santa Canterina, tutto sta insieme se le cose le si guarda passando dall’ottica individuale a quella del noi. «I ‘belloni’ – ha spiegato l’arcivescovo agli ospiti della casa di riposo – sono le persone più fragili. Basta un capello fuori posto perché la loro estetica sparisca e questo ci dimostra quanto questa qualità sia superficiale. La vera bellezza nasce dall’amore: si è belli quando si è amati e si ama. Nei luoghi come questo si capisce che cosa è veramente importante e, quindi, si impara anche conoscere quali aspetti vanno a comporre la vera bellezza e diventano importanti per il futuro. La nostra idea pornografica della vita ci porta pensare che sia fatta solo di cose esteriori. La vera vita, invece, si basa solo sul volersi bene e in questo contesto anche la fragilità diventa una cosa bella perché diventa uno strumento di espressione dell’amore».
Il tema della giornata scelto da papa Francesco è ’Nella vecchiaia non abbandonarmi’, una richiesta a cui le Acli di Bologna hanno già dato una risposta con la loro iniziativa ’Adotta un nonno’ che sta coinvolgendo circa 3mila anziani e circa 300 ragazzi. «Per ogni nonno adottato – ha concluso Zuppi – c’è anche un nipote adottato. Oggi i giovani hanno bisogno di riscoprire il valore della tenerezza e dei rapporti gratuiti che non sono mediati da un interesse. Questa è la vita vera e anche i visitatori della mostra potranno sperimentare come qui ci sia la possibilità di costruire una amicizia che dura nel tempo e che è fatta di gesti semplici come una visita o una telefonata. Ci sembra difficile e impegnativo solo perché non siamo più abituati a prenderci cura degli altri». Sono circa una quarantina gli artisti che con le loro opere stanno componendo l’esposizione ’Bellezza e Futuro’, quadri, disegni e sculture che rappresentano una sorta di elogio alla bellezza.
L’iniziativa è promossa dall’associazione per le Arti Francesco Francia che, insieme alla nostra Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina, aderisce alla Consulta tra Antiche Istituzioni Bolognesi, allo scopo di valorizzare l’arte rivestendola di una funzione sociale con un alone di fiducia nel futuro.
Massimo Selleri, Il Resto del Carlino – 28 luglio 2024
“Finché sarà apprezzato e sostenuto il suo forte ruolo di servizio alle comunità, il negozio non morirà mai perché è sinonimo di collettività, di socialità, di sicurezza, di coesione”