Bertù (Ascom): «I cantieri stanno uccidendo i negozi del centro». Il 7 agosto tavolo con il Comune sul rilancio e il nodo dei ristori
«Tra qualche giorno un negozio di abbigliamento chiude definitivamente. Intanto sono in vendita le attività di una tabaccheria, di un alimentari e di un bar. Tutte e tre attività storiche e conosciute da tutti a Casalecchio. I cantieri stanno uccidendo i negozi del centro, di via Marconi in particolare. La chiusura del cavalcavia a metà luglio ha dato la mazzata finale. Ormai lo shopping nel centro della cittadina sul Reno è inesistente. Spariti tutti i clienti delle svendite». Barbara Bertù, presidente della sezione locale di Confcommercio Ascom, è un fiume in piena e non usa giri di parole per manifestare il disagio dei negozianti casalecchiesi. E se, da un lato, va in frantumi il cavalcavia sotto i colpi delle benne delle macchine movimento terra, dall’altro, sotto il sole cocente si sciolgono gli affari di chi ha un negozio in via Marconi o in via Garibaldi a Casalecchio.
Uno spiraglio di speranza potrebbe venire dal Tavolo di coordinamento del commercio, convocato per la mattinata del 7 agosto prossimo dal sindaco Matteo Ruggeri e da Claudio Baccolini, neo assessore al Commercio .All’ordine del giorno le «Notti verdi», ossia le iniziative da organizzare a Casalecchio dal 13 al 15 settembre prossimo in concomitanza con le partite di tennis della Coppa Davis all’Unipol Arena. E, soprattutto, al secondo punto dell’ordine del giorno ci sono le valutazioni sui «provvedimenti – si legge nella lettera alle associazioni di categoria – da adottare a seguito del cantiere della Nuova Porrettana e, in particolare, della chiusura del ponte sulla ferrovia Bologna-Porretta». Si parlerà di ristori alle attività produttive, colpite dai cantieri? Probabile, visto che in merito è stata convocata Concetta Bevacqua, assessora al Bilancio.
«Che i lavori sulla Nuova Porrettana fossero necessari – interviene Elisa Filippini, presidente della locale sezione di Confesercenti – e che non si potesse fare a meno della chiusura del cavalcavia, è assodato. Ma non possiamo esimerci dal chiedere all’amministrazione comunale un monitoraggio continuo e costante dei cantieri, l’emanazione di un bando per i ristori per i commercianti colpiti, come hanno fatto altri comuni e la stessa Camera di commercio, l’adozione di sgravi fiscali da parte del Comune di Casalecchio su tasse comunali come la raccolta dei rifiuti e l’occupazione di suolo pubblico. Ma, soprattutto, pretendere dalle ditte che i lavori di ripristino del cavalcavia terminino prima di Natale, a costo di lavorare anche di notte. E, poi, è ora che a Casalecchio si passi allo studio di concrete proposte per il rilancio del commercio».
Nicodemo Mele, Il Resto del Carlino – 27 luglio 2024
“Finché sarà apprezzato e sostenuto il suo forte ruolo di servizio alle comunità, il negozio non morirà mai perché è sinonimo di collettività, di socialità, di sicurezza, di coesione”