L’associazione che aiuta i bimbi malati di tumore
Alle fermate dell’autobus lì si può trovare sorridenti, mentre chiedono: «Restami accanto. Dovunque andrai». Sono i testimomal veri della nuova campagna Ageop, che dà parole a chi affronta il cancro pediatrico mentre fuori è vacanza. Una sede al padiglione 13 del Sant’Orsola; attività d’eccellenza e professionisti sanitari che attraverso l’associazione si prendono cura tutto l’anno dei più piccoli, ma è anche qui che la fatica dell’estate si fa sentire. «Meno volontari a supportarci, com’è fisiologico, rispetto ai 200 ordinari. E meno donazioni». Eppure, invariata rimane in questa stagione la mole dei progetti. «Il nostro sportello sarà sempre reperibile, anche a Ferragosto – spiega ladirettrice generale Francesca Testo·
ni così come restano aperte le nostre case: quattro quelle dislocate nei pressi dell’ospedale, dove accogliamo al momento 18 famiglie con vitto e alloggio gratuito per tutta lapermanenza sanitaria sotto torri». Tante poi le idee per allontanare il rischio del vuoto, adesso più che mai da tenere vive: «Dalla teen room_per gli adolescenti, che così in reparto possono esprimersi con chitarra elettrica e batteria. Alle gite verso il mare di Goro o del Cilento, per fare assaporare la gioia di una giornata normale sotto il sole». Ma soprattutto, d’estate non si spegne l’impegno di ricerca. «Il costo per supportare il lavoro di un solo ricercatore per tre mesi estivi è di 10.500 euro – spiega la direttrice· Mentre per continuare a garantire tutti i progetti in corso anche in questa stagione l’investimento è di più di 220.000 euro». Un quadro importante, per cui si cerca la mano della città. Una, tesa dall’alto, è arrivata già da Michele Raule, l’ingegnere e alpinista di San Lazzaro, precipitato in un nevaio vicino al Monte Bianco il 14 luglio scor·
so, proprio mentre tentava di raccogliere fondi per l’Ageop in una scalata di generosità. «E’ come se Michele pur non essendo arrivato alla cima, avesse comunque completato la sua impresa: tante le donazioni che stanno arrivando in sua memoria. Il filo ròsso che lo legava a noi ora diventa infinito». Fondi speciali per cui è stata già individuata una destinazione: «Saranno finalizzati alla ricerca scientifica sui sarcomi pediatrici, tra i tumori più maligni. Lui era una persona dell’oltre e così potrà continuare a progettare la speranza»Alessandra Arini, Repubblica Bologna – 25 luglio 2024
Menù della tradizione, balli e canti per 300 persone