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Il presidio dell’Arma. «Carabinieri a piedi al servizio dei cittadini. Bene le ’Porte Aperte’»

Il maggiore Millul (Comp.Bologna Centro): «Sempre presenti». E sull’iniziativa dell’Ascom: «Provvidenziale, abbiamo lo stesso obiettivo». Le note dolenti: violenza e spaccio, ma anche truffe agli anziani

I carabinieri sono in prima linea per la sicurezza dei cittadini: reparti, pattuglie e centrale del 112 sono sempre pronti a intervenire in caso di necessità, o anche solo per rassicurare chi è in difficoltà. Lo spiega il comandante della Compagnia Bologna centro – che ha competenza su tutta la città di Bologna, a parte Borgo Panigale –, David Millul. 

Maggiore, i vostri interventi di presidio del territorio sono cambiati, con l’estate?

«Le zone di piazza Aldrovandi, via Petroni e dintorni sono meno densamente frequentate, anche se tutt’altro che deserte. L’estate è un momento particolare qui: da un lato si sgonfia la presenza di studenti universitari, dall’altro però aumenta quella turistica e il tempo libero dei residenti, che escono la sera e frequentano di più i luoghi d’aggregazione. Perciò continuiamo a monitorare le solite priorità: contrasto alla violenza, cioè aggressioni, rapine, fino alle violenze sessuali, e allo spaccio». 

Quali sono le zone su cui dovete intervenire di più?

«Le ’solite note’: Bolognina, centro storico, piazza XX Settembre-stazione-Montagnola. Cerchiamo di adeguare il dispositivo a un presidio del territorio più esteso possibile sulle 24 ore, anche con le pattuglie a piedi».

Qual è il vantaggio della pattuglia appiedata?

«Con il militare a piedi il cittadino può interloquire immediatamente. Abbiamo letto dell’iniziativa ’Porte aperte’ di Ascom e Carlino: è provvidenziale e ben si sposa con il nostro lavoro. La pattuglia a piedi infatti è più facilmente approcciabile sia dal pedone in difficoltà sia dal commerciante che lo aiuta». 

Che altro?

«Il Nucleo Radiomobile provinciale garantisce un pronto intervento sulle 24 in tutta la città». 

Ha citato violenza e spaccio come ’punti deboli’ della città: oltre alla prevenzione, come si interviene?

«Ci fa piacere sottolineare due operazioni portate a compimento la settimana scorsa: il salvataggio della giovane segregata in una casa di via Oberdan e gettatasi dalla finestra per sfuggire ai suoi aguzzini, e l’operazione ’Vlore’ che ha smantellato una importante associazione albanese finalizzata allo spaccio. C’è poi un’altra questione che ci impegna particolarmente, in estate».

Sarebbe?

«Quella degli anziani soli. Proprio in questi giorni a livello nazionale abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione contro le truffe a queste fasce deboli. In estate ancora più a rischio perché capita vengano lasciati soli dai familiari che vanno in vacanza. Il problema delle truffe esiste sempre, ma in questo periodo di più, perciò valorizziamo la campagna anche nelle parrocchie, nei centri di aggregazione e affini, per evidenziare un pericolo che cresce in maniera verticale e non si riesce a debellare. Non solo: capita non di rado che qualche anziano si interfacci con il 112 anche solo per chiarire dubbi, chiacchierare o chiedere aiuto magari per ritirare un medicinale dalla farmacia in giornate caldissime in cui faticano a uscire. A loro cerchiamo di garantire la massimo professionalità e prontezza nel tutelarli. Rassicurare e assistere i cittadini è la nostra prima gratificazione. Del resto, proprio pochi giorni fa, il 13 luglio, era l’anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri. Fu fondata per ’ristabilire e assicurare il buon ordine e la pubblica tranquillità’. Ed ecco che, 210 anni dopo, noi cerchiamo di continuare ad adempiere a questo compito». 

Federica Orlandi, Il Resto del Carlino – 17 luglio 2024

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