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Ascom: «Area palasport, sos sosta»

Lavori del tram

Nuovi interventi per favorire la sosta e più fondi e agevolazioni per commercianti che subiscono le conseguenze dei lavori del tram nell’area Palasport. A sollecitare il Comune su questo doppio fronte è l’Ascom per bocca di Renato Nucci, sentinella sull’area per l’associazione. Le modifiche al cantiere di via Riva di Reno, via San Felice e via Lame in corso in questi giorni «hanno messo in evidenza, ancora una volta – ha affermato Nucci – che su alcuni punti è necessario che l’amministrazione comunale e la direzione dei lavori del tram intervengano in modo incisivo per garantire l’accessibilità della zona a cittadini, residenti e imprese». In particolare, la riapertura di via Lame «ha sottratto un numero consistente di stalli di sosta che non sono stati adeguatamente recuperati in aree limitrofe, con un parcheggio di Riva Reno, da sempre mal segnalato e che continua ad essere ampiamente sottoutilizzato». In più, Ascom chiede di più all’amministrazione dopo le 122 domande accolte dal bando per rimborsi alle attività commerciali. «È evidente che lo stanziamento previsto non è sufficiente e che andrà rifinanziato al più presto – ha concluso Nucci –, in modo da assicurare una copertura massima dell’importo concedibile per ogni singola richiesta».

Anche Confesercenti chiede di più. «Uno dei temi più pressanti, ci segnalano i nostri associati, è quello del carico e scarico merci. Perché con tutte queste chiusure, specie quella tra via Ugo Bassi e via Indipendenza, in molti non sanno come arrivare. Tutte queste sollecitazioni le giriamo giornalmente al Comune, gli operatori hanno bisogno di chiarezza e di trovare un punto di equilibrio – ha sottolineato il direttore provinciale Loreno Rossi . In più, è fondamentale riparlare della partita dei ristori. L’ottimo riscontro dell’ultimo bando di Palazzo d’Accursio ci pone un problema, se lo stanziamento, come pare, non fosse sufficiente allora chiederemo al Comune di aumentarlo. Vedremo come andrà quello della Camera di Commercio. Questi interventi infrastrutturali, fatti 15-20 anni fa, avrebbero avuto tutt’altra valenza, e oggi la città sarebbe più pronta, le attività commerciali li assorbirebbero meglio». In apprensione anche gli artigiani. «L’avvio dei cantieri per il tram ha creato subito notevoli disagi e forti preoccupazioni a imprese e aziende di trasporto. Sono state inoltre tantissime le segnalazioni che ci sono arrivate da taxisti e ncc sulle gravi difficoltà incontrate a rispondere alle chiamate dei clienti – ha messo in evidenza il direttore bolognese Claudio Pazzaglia –, crediamo che il Comune debba considerare l’ipotesi di un bando per ristori a fondo perduto per le imprese coinvolte dai cantieri, sul modello del bando della Camera di commercio. Un bando per i ristori finalizzati a sostenere progetti di investimento delle imprese ha minore probabilità di successo, perché le imprese proprio non riescono ad investire Come sempre non mettiamo in discussione la necessità del tram, ma davvero siamo ad un punto di estrema difficoltà per le aziende coinvolte dai cantieri – ha concluso –. Il Comune incontri noi e le altre associazioni». Per Confartigianato dichiara invece il segretario bolognese metropolitano Amilcare Renzi. «La cantierizzazione è un elemento di grande problematicità e dovrebbe essere il più possibile programmata per ridurre al minimo il danno per gli operatori e la città – ha rimarcato Renzi –. A decisione assunta non rimane altro che confidare nella velocità dei lavori, confidando che sia messo in campo tutto quel buon senso necessario per minimizzare i danni, prevedendo inoltre dei ristori per le imprese che subiranno danni».

Paolo Rosato, Il Resto del Carlino – 16 luglio 2024

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