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“Porte aperte, siamo pronti a dare riparo”

Commercianti e imprenditori aderiscono alla campagna dell’Ascom con il sostegno del Carlino per contrastare la criminalità

«Porte aperte, siamo pronti a dare riparo» Commercianti e imprenditori aderiscono alla campagna dell’Ascom con il sostegno del Carlino per contrastare la criminalità Le testimonianze di chi sta in prima linea: «I nostri locali sono presidi per la comunità. Non ci tireremo indietro per garantire protezione

Da Fini Sport: «Abbiamo soccorso anziani e derubati» «Noi ci siamo sempre stati, presidiando il territorio e aiutando chiunque fosse in difficoltà». A parlare è Alba Ballanti di Fini Sport, in via Indipendenza 52. «Abbiamo soccorso chi si sentiva male, allertando i sanitari, e abbiamo accolto ragazze giovani, spaventate perché qualcuno le stava seguendo – continua Ballanti -. E poi abbiamo aiutato chi aveva subito un furto». Insomma, «non ci siamo mai tirati indietro, e ora è bene che si aderisca all’iniziativa – continua l’esercente -. Se tutti lo facessero, sarebbe un grande aiuto per i cittadini, che si sentirebbero sicuri, in caso di pericolo, raggiungendo un’attività commerciale». L’informazione è chiave, perché «se il cittadino sa di questa opportunità – conclude Ballanti -, la trasmette agli altri».

«L’Officina della bellezza vi supporta» Questa iniziativa «è molto valida come ogni progetto che decide di aiutare chi è in pericolo – dice Lorenza Ferro, dell’Officina della bellezza, di via Santo Stefano 15/C -. E questo è fondamentale soprattutto d’estate, periodo nel quale Bologna diventa un luogo poco sicuro». In questo contesto, «le attività aperte sono un ottimo supporto – afferma -. In negozio ci è già capitato di aiutare qualcuno in difficoltà: abbiamo prestato assistenza in caso di furto; è più frequente, invece, soccorrere chi ha avuto un malore, visto che abbiamo la cassetta del primo soccorso». Insomma, «se si può fare qualcosa, ben venga».

Garagnani: «Occhi puntati sulla zona da 100 anni» «Partecipare all’iniziativa è un dovere». Non ha dubbi Andrea Garagnani, dell’Ottica Garagnani, che si trova in via Monte Grappa 3/2B. «Siamo presenti sul territorio da quasi cent’anni – spiega l’ottico -. E sulla piazza, il negoziante svolge un ruolo che va al di là del commercio, perché partecipa alla conservazione e al controllo del territorio e della strada. Non si può fare finta di niente e chiudersi nel proprio negozio dando le spalle alll’entrata quando si assiste a episodi di violenza». Da qui nasce la volontà di aderire alla campagna di sensibilizzazione di Confcommercio Ascom. «Mi è sembrato naturale dire subito di sì alla richiesta di adesione – precisa Garagnani -. Abbiamo anche partecipato al progetto ‘Vigilantes’ per la sorveglianza nel periodo natalizio». Solo «in due casi ci è capitato di vedere situazioni pericolose, a causa di scenari degradanti e complicati avvenuti per strada – dice il commerciante -. Anche il quel caso la nostra presenza si è rivelata molto utile, perché abbiamo preso contatti con le forze dell’ordine».

Le Torri: «Sempre operativi nella zona» In via Larga 34/b c’è il bar, ristorante e tabaccheria Le Torri, di Emanuela Villani. Un punto di riferimento per la zona, data la sua duplice funzione. «Racchiudiamo nella nostra attività due categorie in grado non solo di aderire, ma anche di prestare un ottimo aiuto – spiega la titolare -. Il ristorante e il bar hanno orari più lunghi, quindi permettono di illuminare il territorio. La tabaccheria, invece, offre un’assistenza e un presidio sul territorio continuativo. Partecipare all’iniziativa è questione di buon senso: spesso abbiamo aiutato anziani in difficoltà per motivi di salute, ma abbiamo assistito anche a episodi di violenza».

Da Buffetti Cartec: «Ci siamo» Buffetti C.ar.tec, di Casalecchio di Reno, abbraccia il progetto di Ascom, coinvolgendo anche i territori della provincia. «La nostra zona è tranquilla, ma è un punto di incrocio importante, di riferimento – spiega Medardo Montaguti -. Saremo orgogliosi di prestare aiuto e supporto alle persone, mettendoci a disposizione dei cittadini». La porta dell’attività, quindi, «è sempre aperta – aggiunge -, anzi spalancata: noi ci siamo». Essere presenti sul territorio vuol dire anche riconoscere eventuali situazioni di pericolo. «Quando noto o avverto qualcosa che non torna e che non va come dovrebbe – termina Montaguti -, contatto immediatamente le forze dell’ordine: è così che si aiutano gli altri».

La pizzeria Berberè: «i dehors sono una garanzia» La pizzeria Berberè apre le porte in via Petroni, in via Murri e anche in via Saragozza. Un’attività ben distribuita sul territorio, al quale può prestare aiuto. «Siamo un locale pubblico aperto prevalentemente nell’orario serale – specifica Roberto Melloni -. Purtroppo assistiamo a episodi di delinquenza con più frequenza in via Petroni, ma lo scenario degradante coinvolge tutta la città». Come la zona Saragozza, «che è residenziale – aggiunge Melloni -. Ma dopo un certo orario, tendenzialmente a partire dalle 21, si percepisce anche qui una situazione di scarsa sicurezza. È un fattore che ci ha colpito: non pensavamo che in Saragozza ci fosse una presenza di microdelinquenza, che porta insicurezza». Per arginare il problema, «è essenziale e fondamentale il presidio del territorio, anche con i dehors – spiega Melloni -. Che sono importanti, perché creano un presidio esterno, capace di ostacolare la microcriminalità. Sedie e tavoli all’esterno del locale non sono solo una battaglia imprenditoriale, ma hanno anche un effetto sociale sul nostro territorio: rendono sicure le strade e le vie cittadine».

Zironi: «Così rifiorisce la città» Sulla via Emilia e in piazzetta Guazzaloca, in pieno centro storico, c’è la Gioielleria Zironi. «Parliamo di un’iniziativa molto interessante – racconta Mauro Zironi -. I negozi presidiano la città: dove ci sono attività, la zona rifiorisce, perché ci sono vetrine, luci e clienti. Un punto importante per la comunità». Nei confronti dei cittadini, «siamo sempre molto attenti, perciò in caso di bisogno saremmo pronti ad accogliere chiunque e disponibili nel dare il nostro contributo». I due punti vendita si trovano in luoghi tranquilli. «In via d’Azeglio l’area è presidiata con frequenza dalle pattuglie e dagli agenti – conclude il gioielliere -. Anche in Santa Viola lo scenario è tranquillo. Ma vigiliamo comunque in due alla porta d’ingresso».

«Bisù gioielli scende in campo» i Dalla provincia fino al centro storico, le attività imprenditoriali hanno risposto alla chiamata di Confcommercio Ascom. Sono ben 634 gli imprenditori e le imprenditrici che hanno stretto la mano all’associazione per contrastare la microcriminalità e rendere la propria zona di lavoro più sicura per clienti e cittadini. È pronta a scendere in campo anche la gioielleria Bisù Gioielli, che si trova a San Lazzaro di Savena. Qui, oltre alla locandina esposta sulla vetrina d’ingresso del negozio, ci sarà la porta aperta per eventuali situazioni di necessità o pericoli.

Il panificio Taschetta: «Bisogna fare rete» «Abbiamo aderito perché il commerciante è un punto di riferimento per l’intera comunità, non solo per i suoi clienti – evidenzia Angelo Taschetta, del panificio Taschetta in via Andrea Costa 43/b -. Un tempo c’era più sicurezza, perché c’erano più attività operative, dalle quali i soggetti pericolosi stanno alla larga». Quella di via Andrea Costa «è una delle zone più sicure sotto le Due Torri, ma episodi spiacevoli possono capitare ovunque – continua Taschetta -. E quando vediamo le vittime scosse è una circostanza molto triste». I commercianti fanno rete per fare in modo che la microcriminalità non attacchi loro e i cittadini. «L’area in cui operiamo è commerciale, quindi le vetrine sono tante e questo crea rete, dando vita a un vero presidio di sicurezza. È fondamentale».

In Sant’Isaia: «La farmacia è qui per voi» Tra chi ha scelto di aderire all’iniziativa, c’è la Farmacia Sant’Isaia, «dove abbiamo le telecamere – inizia la farmacista Annalisa Laraia -. Questo può essere utile per chi ha paura, perché sono strumenti che monitorano la verità dei fatti. E sono utili anche per le forze dell’ordine, con le quali collaboriamo attivamente». La stessa farmacia è stata «vittima di furto – confessa Laraia -. Ci è capitato di assistere due ragazze giovani, che avevano paura di essere seguite. In casi come questi è fondamentale allertare gli agenti».

Mariateresa Mastromarino, Il Resto del Carlino -13 luglio 2024

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