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Sabato 6 luglio partono i saldi

Il vademecum per acquisti sicuri. Tonelli (Ascom): «Spesa in crescita e sconti già dal 30%».

E’ tutto pronto per i saldi estivi, al via domani, terminando solo i primi giorni di settembre. Un lungo periodo in cui famiglie, cittadini e turisti potranno trovare occasioni imperdibili «con una scontistica che, da subito, va dal 30 al 50% – afferma il direttore generale di Confcommercio Ascom, Giancarlo Tonelli -. Guardiamo con ottimismo la partenza e i prossimi dieci giorni. Secondo la nostra previsione, in Città metropolitana le famiglie spenderanno 223 euro, quindi 102 euro pro capite, con un aumento d’acquisto del 5%». Positivo anche il direttore di Confersecenti, Loreno Rossi. «Speriamo che i saldi partano più veloci con l’arrivo definitivo della bella stagione – commenta -. Le calzature sono in testa al motivo di acquisto. Ci aspettiamo di ripetere i risultati della scorsa stagione, magari con una nota più positiva. II centro storico, poi, vede il flusso di turisti: anche loro potrebbero lanciarsi negli acquisti».

La stagione delle occasioni sta ufficialmente per iniziare e andrà avanti fino ai primi giorni di settembre. Tutti vanno a caccia del ribasso, ma bisogna sempre tenere gli occhi aperti per evitare truffe o raggiri. Ecco una breve guida di regole da non dimenticare, stilate dall’Unione Nazionale Consumatori. I capi acquistati in saldo, così come quelli comprati durante l’anno, si possono cambiare: per i prodotti difettosi non valgono più i due mesi. Va conservato sempre lo scontrino, anche se non è obbligatorio averlo per esercitare la garanzia, perché basta la prova dell’acquisto, e il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso. A quel punto, quindi, è il consumatore che decide come ricevere il reso, riparando il capo o cambiandolo. In casi estremi, come la mancanza della taglia desiderata, chi acquista può ricevere indietro il denaro speso. Il pubblico, perciò, non è obbligato ad accettare un buono da parte dell’esercente.

Permettere a un cliente di provare o no un capo d’abbigliamento, un paio di occhiali o delle scarpe, non è obbligatorio. È l’esercente, infatti, che decide se offrire questo servizio o meno al pubblico che intende acquistare un capo nella propria attività. Il consiglio è quello di diffidare di negozianti che non permettono la prova dei capi d’abbigliamento o che, per farlo, chiedono un anticipo in denaro.

Ecco un altro consiglio utile per evitare di essere ingannati o truffati. Prima di acquistare i capi o i prodotti scelti, è bene verificare che la merce esposta sia effettivamente quella a cui è applicabile la scontistica e che non faccia parte della nuova collezione, esposta in maniera errata e ingannevole a prezzo pieno. Proprio per questo motivo è imprescindibile che la merce nuova sia ben separata da quella in saldo, su ripiani o scaffali differenti

Bisogna prestare attenzione ai prezzi vecchi gonfiati o a basse cifre ingannevoli. Per evitare truffe, infatti, per legge i venditori sono tenuti a indicare il prezzo precedente, quello di partenza, ossia quello più basso applicato nei 30 giorni precedenti i saldi. Se durante il periodo dei saldi lo sconto viene poi progressivamente aumentato, il prezzo precedente da indicare è sempre quello anteriore alla prima applicazione dello sconto. Un altro consiglio da seguire è quello di confrontare sempre i prezzi. Tutti i commercianti sono tenuti ad accettare pagamenti elettronici con carte di credito, a prescindere dall’importo.

m.m., Il Resto del Carlino -5 luglio 2024

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