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Saldi, sabato si parte qui l’affare è in vetrina. Per ogni famiglia una spesa di 223 euro

Ascom: “Sconti fra il 30 e il 50%. Contiamo sulla presenza dei turisti”. La media in Emilia-Romagna è di poco superiore a quella nazionale

Pronti, via. Sabato 6 luglio si apre la stagione dei saldi anche per l’Emilia-Romagna, come in quasi tutta Italia. Un appuntamento particolarmente atteso dai commercianti, che spesso puntano su questa fase dell’anno per rilanciare le vendite, ma anche dai consumatori, che contano così di strappare condizioni migliori per rifarsi l’armadio a prezzi ribassati. Nel territorio bolognese l’Ascom prevede una buona spesa, con 223 euro medi per famiglia e 102 pro-capite, con una capacità leggermente maggiore quindi rispetto alla media nazionale, che è di 202 euro a famiglia e 92 per persona, secondo la stessa associazione. Si tratta di una spesa interessante, in crescita di circa il 5% rispetto all’anno scorso, che i negozianti si propongono di intercettare offrendo da subito sconti sostanziosi, quantificati fra il 30 e il 50%. «Noi ci aspettiamo una buona partenza, negli ultimi 15 giorni c’è stato un rallentamento proprio per l’attesa dei saldi e nei negozi le richieste di informazioni sono tante – spiega Giancarlo Tonelli, direttore dell’Ascom di Bologna – Poi certo speriamo tutti che l’attenzione continui fino a settembre, contando anche sulla presenza dei turisti italiani e stranieri in città».

I saldi potranno infatti, come chiarisce una delibera della Regione, durare 60 giorni, fino a inizio settembre. Le associazioni di categoria ricordano anche gli obblighi previsti per i commercianti, come quella di indicare il prezzo di partenza, quello finale e la percentuale di sconto effettuata e la necessità di esporre la merce in saldo separatamente da quella a prezzo normale, per evitare confusione. Non ci sono poi limiti pro-capite agli acquisti, mentre devono essere sempre accettati i pagamenti digitali con carta di credito o bancomat. «I saldi sono una buona occasione per sostenere i nostri negozi – commenta l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini – che rendono vitali e dinamiche le nostre città, e la cui presenza è di grande importanza soprattutto per i centri storici dei piccoli paesi». Corsini ricorda poi che la Regione ha investito «circa 16 milioni di euro per riqualificare le imprese del commercio, attraverso progetti di rigenerazione degli spazi e di ampliamento e utilizzo di nuove tecnologie».

I consigli per i consumatori restano invece sempre i soliti: è utile fare una lista degli acquisti necessari prima di uscire per non lasciarsi andare a spese ingiustificate, confrontare se possibile i prezzi proposti da diversi negozi e informarsi dal negoziante sulle politiche applicate per resi ed eventuali cambi. Confesercenti Bologna consiglia di «cercare la maglietta, il pantalone o la camicia preferita soprattutto nei negozi di fiducia», ma anche di controllare «prima di passare alla cassa che il capo prescelto abbia il cartellino e indichi tre cose precise: il vecchio prezzo, il prezzo nuovo e la percentuale di sconto applicata». Ultima raccomandazione: «Conservare sempre lo scontrino: sarà decisivo nel caso si presentasse la necessità di sostituire quell’articolo».

Marco Bettazzi, la Repubblica -4 luglio 2024

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