Grande festa al Dall’Ara per la premiazione dell’iniziativa lanciata da Confcommercio Ascom con il Resto del Carlino ed Emil Banca
Se qualcuno fosse ancora alla ricerca del senso della parola ‘comunità’, gli consigliamo di alzare gli occhi e guardare la foto in questa pagina. Vedrà, in centinaia di braccia alzate in segno di festa, e nella scritta sullo sfondo che ‘geolocalizza’ l’immagine in modo inequivocabile, due esempi concreti del significato di questa parola. Incarnata da tutti quegli associati Ascom Confcommercio che hanno partecipato all’iniziativa ‘Vetrine rossoblù’, lanciata dall’associazione dei commercianti insieme con il Resto del Carlino ed Emil Banca, e dai colori che da sempre rappresentano questa città nel mondo, quelli del Bologna Football Club.
Solo una comunità che condivide certi valori e lavora per raggiungere obiettivi precisi poteva mobilitarsi con la passione e l’amore – verso la propria squadra e verso il proprio territorio – che hanno avuto gli oltre duecento commercianti che hanno partecipato alle ‘Vetrine rossoblù’, e che ieri sono stati tutti premiati con un attestato di partecipazione che ne ha riconosciuto l’impegno. Ha vinto solo uno, certo, ma è davvero come se avessero vinto tutti.
Non è retorica: nell’epoca del disimpegno e dell’interesse personale in cui siamo immersi da troppo tempo, l’iniziativa di Ascom ha risvegliato sentimenti e valori che sono nel Dna di questa città da sempre: a Bologna le cose più belle non capitano mai quando qualcuno fa da solo, ma quando tutti fanno qualcosa assieme. È la natura collettiva in cui cresciamo e a cui siamo inevitabilmente ancorati, e che nella stagione appena conclusa, come in una felice osmosi tra la città e la sua squadra di calcio, si è infilata sotto la maglia di tutti i rossoblù.
Il capolavoro Champions non è stato opera di un solo protagonista (anche se un attore insostituibile c’è e il suo nome è Joey Saputo), ma il lavoro di un’intera squadra e di un’intera città, che hanno spinto nella stessa direzione sapendo che il traguardo era troppo importante per lasciarselo sfuggire. Le vetrine rossoblù, come ha detto ieri il direttore commerciale e marketing del Bologna, Cristoph Winterling, hanno davvero spinto i giocatori in campo, perché i calciatori non sono rimasti insensibili al sostegno che letteralmente vedevano fiorire, settimana dopo settimana e vittoria dopo vittoria, sotto i portici e in ogni angolo della città e della provincia. Anzi, questa ondata di rossoblù è stata uno stimolo ulteriore a raggiungere il sogno Champions.
Ancora poche settimane e il Bologna ripartirà con una nuova stagione sportiva, con l’obiettivo di onorare la partecipazione alla coppa europea più importante. Consapevole che, al Dall’Ara quanto negli stadi del resto d’Europa, non sarà mai solo. Dietro avrà, come sempre è stato, l’affetto e il sostegno di un’intera città.
di Andrea Zanchi, il Resto del Carlino 2 luglio 2024
Trionfa Nerio Risi La macelleria batte tutti «Sempre con i rossoblù Grazie ai nostri clienti»
Quasi 900 preferenze per lo storico negozio di via Amaseo, in San Donato La gioia del titolare: «Il mio sogno? Diventare sponsor del Bologna»
In via Amaseo, nel cuore del Quartiere San Donato, c’è una macelleria che occupa il civico 23 da mezzo secolo. Una realtà tifosissima dei rossoblù, che è l’anima della zona in cui opera da 51 anni. «Il senso di comunità è la cosa principale che emerge da questa iniziativa», spiega il vicedirettore del Carlino, Valerio Baroncini. Parole che incarnano alla perfezione il legame della macelleria con il territorio e con la sua comunità. Un legame così forte, da permettere a Nerio Risi di vincere il contest ’Vetrine rossoblù’, lanciato da Confcommercio Ascom, con Carlino ed Emil Banca. L’emozione di Risi, accompagnato dalla moglie Laura Alberti e dai nipoti, fa fatica a contenersi, soprattutto durante la premiazione in Terrazza Bernardini.
di Mariateresa Mastromarino, il Resto del Carlino, 2 luglio 2024
Risi, come si sente?
«È una grossa soddisfazione, e per questo dobbiamo fare tanti ringraziamenti, partendo dalla nostra associazione, Confcommercio Ascom, e dal Carlino, che ha pubblicato la nostra vetrina. Ma il merito è anche di altre persone..»
Chi?
«I nostri clienti di San Donato e San Vitale, che hanno reso possibile questa vittoria. Abbiamo ottenuto ben 876 voti: abbiamo coinvolto l’intero quartiere».
Come avete allestito la vostra vetrina?
«Abbiamo posizionato due palloni, sciarpe e magliette sulla vetrina, con anche una grande bandiera rossoblù. All’interno, abbiamo posizionato due latte d’epoca, decorate con le foto del Bologna. E abbiamo utilizzato diversi nastri con i colori della squadra».
Siete veri tifosi?
«Decisamente. Abbiamo sostenuto il Bologna calcio, mantenendo sempre alto il livello. I miei nipoti vanno allo stadio, mentre io seguo le partite dalla televisione. Abbiamo vissuto il Bologna a pieno, tanto nel bene quanto nel male. Ora ho un ultimo desiderio».
Quale?
«Diventare sponsor con la mia macelleria del Bologna».
Risi ha vinto una targa realizzata dal Carlino, un abbonamento al giornale, una pergamena di partecipazione e anche un quadro realizzato da Ascom, rappresentante proprio la vetrina della macelleria. Secondi a parimerito, invece, sono arrivati l’Hotel Savoia Regency e Boutique Hotel Calzavecchio, la Torre Prendiparte, Garage Marconi, Edicola Carella e Cartec Buffetti; Studio Tolomelli, Car Concessionaria, Caab e Adesso Pasta. Tutti hanno vinto la pergamena e l’abbonamento digitale al Carlino di un mese.
Un successo del collettivo: «Abbiamo creato comunità. Così si può vincere ogni sfida»
Tonelli e Postacchini (Ascom): «Saputo ha investito nella società e in città. Lo farà ancora». Galletti (Emil Banca): «L’unione è la nostra forza». Il Bologna calcio: «Vicinanza inimitabile»
Una festa in grande stile, proprio nel teatro che ha portato il Bologna calcio in Champions League. È finita con una cerimonia di premiazione nella cornice del Dall’Ara l’iniziativa ’Vetrine rossoblù’, coinvolgendo ben 210 delle attività commerciali che hanno aderito al progetto, colorando dei colori del team di Saputo vetrine e ingressi. Un momento di ringraziamento, per la società e la squadra, e anche di comunità, visto che la vicinanza dei tifosi e della città «ha dato un forte contributo al successo raggiunto – afferma Cristoph Winterling, direttore commerciale e marketing del Bfc –. Un risultato magico e un sogno realizzato, ed è stato bellissimo viverlo con il territorio, la città e i tifosi. Festeggiare insieme ciò che Ascom, insieme al Carlino e a Emil Banca, ha fatto è un momento bellissimo».
L’iniziativa è stata «un’invenzione associativa per il gusto di stare insieme e far sognare la città – dice il presidente di Confcommercio Ascom, Enrico Postacchini –. E le Vetrine ci hanno permesso di notare attività commerciali in più. Cerchiamo di voler bene alla squadra e al presidente Saputo, che qui ha investito e vuole continuare a farlo». Parole condivise anche dal direttore generale di Confcommercio Ascom, Giancarlo Tonelli. «Questa è la degna conclusione di un impegno durato mesi e del sostegno che tutte le attività del commercio, del turismo e dei servizi hanno dato al Bologna calcio, intendendo un riconoscimento per quanto Saputo ha fatto in dieci anni di presidenza – spiega Tonelli -. Oltre 300 milioni di investimento per il Bologna e a Bologna, procurando lavoro e indotto nel nostro territorio. E poi è arrivata la soddisfazione di poter giocare la Coppa dei campioni, che comporterà un ritorno di immagine e di turismo sportivo, posizionando Bologna a livello internazionale nello scenario dello sport più seguito al mondo».
La folta adesione dimostra «quanto il pubblico sia affezionato alla squadra – commenta Valentino Di Pisa, presidente dell’Associazione Commercianti Rossoblu –. Questa è la conclusione di un percorso iniziato in momenti difficili, ma questa giornata ripaga le difficoltà». L’atmosfera è festosa, non solo per il sogno Europa raggiunto, «ma perché c’è stata la partecipazione vera della città – afferma Gian Luca Galletti, presidente di Emil Banca –. Questo ci dimostra che quando siamo capaci di stare insieme, la città non si divide ed è capace di grandissimi risultati. Il merito è di una grandissima squadra, ma anche di una grande città, che si è mossa per un obiettivo comune: che questo ci sia di insegnamento, perché possiamo unirci e raggiungere altri obiettivi anche in altre occasioni, non solo sportive».
Il successo delle Vetrine è dipeso anche dai fasci di luce che hanno colorato le facciate degli edifici, delle torri o delle aziende. A compiere questo lavoro ci ha pensato Radio Sata, che ha illuminato la Torre di Maratona, dove «il montacarichi è fuori uso – conclude Luca Tagliavini –. Abbiamo fatto un bel po’ di gradoni per arrivare in cima, utilizzando piattaforme, tecnologie e fari performanti. Sono state sfide divertenti e impegnative». Se il Carlino si è occupato di pubblicare le foto delle vetrine dei negozi aderenti sul giornale, Ètv ha trasmesso le immagini degli allestimenti. «Abbiamo percepito l’orgoglio e la forza dei bolognesi – spiega il caporedattore Massimo Ricci –, che hanno spinto il Bologna calcio verso questo traguardo». A unirsi alla grande festa non sono stati solo i commercianti, ma anche le diverse realtà territoriali e imprenditoriali, che nelle Vetrine Rosso Blu hanno colto il vero spirito di collaborazione.
Fra i sostenitori dell’iniziativa, anche l’aeroporto Marconi. «Bologna Welcome c’è stata fin da subito – comunica il presidente Daniele Ravaglia –. L’iniziativa va oltre le belle cose, ed è un’idea furba, perché ha avuto un impatto sociale forte e ha creato coesione. Ci siamo sentiti più vicini e siamo stati comunità». Una comunità che tifa per sé stessa e che si sostiene fino al traguardo. «Grazie per aver fatto sognare il Bologna calcio all’intera città – sottolinea Francesca Puglisi, responsabile di Relazioni istituzionali e comunicazione di BolognaFiere –. Da Bologna a tutto il mondo, forza Bologna. Noi ci siamo». «Bologna si è unita e ha le caratteristiche per farlo anche in altre attività – sostiene il presidente del Centergross, Piero Scandellari –. L’avventura è finita positivamente, questa squadra dimostra che la società sportiva e la collettività ragionavano in questa direzione».
di Mariateresa Mastromarino, il Resto del Carlino, 2 luglio 2024