Le strutture per anziani in Emilia-Romagna investono circa 33 milioni di euro per la valorizzazione del “capitale umano”. Con un personale formato si possono offrire le migliori cure ad anziani e ai fragili
Torna l’appuntamento con la presentazione del Bilancio Sociale di ANASTE Emilia-Romagna, giunta alla sua 11° edizione, nella Biblioteca di Casa Lyda Borelli, a Bologna. Filo conduttore è l’impegno delle 25 strutture verso il personale socioassistenziale, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e al contempo garantire ai più fragili prestazioni sociosanitarie di sempre maggior qualità.
Un’esperienza realizzata in modo volontario dall’associazione nazionale strutture terza età per informare la comunità, con trasparenza e concretezza, sullo stato di salute del comparto sociosanitario, tra obiettivi raggiunti e obiettivi da raggiungere nell’immediato futuro.
Le strutture che hanno preso parte al Bilancio Sociale Aggregato sono distribuite soprattutto tra le province di Bologna, Modena, Rimini e Ferrara. Esse rappresentano il 60% delle strutture aderenti ad ANASTE ER.
Nonostante i problemi e le difficoltà in cui versa il settore, complici la crisi economica ed una necessaria riorganizzazione post Covid, è forte il desiderio di guardare al futuro con fiducia. Vanno in questa direzione le parole del presidente di ANASTE Emilia-Romagna dott. Gianluigi Pirazzoli:
“Possiamo scegliere di costruire attivamente la realtà lavorativa che desideriamo: possiamo decidere di forgiare e di innovare. Possiamo, insieme ai nostri team, disegnare progetti che infondano fascino e passione nei nostri cuori e nelle nostre menti. Questi sono gli obiettivi a cui aspirano le strutture ANASTE. Occorre, per questo, che Pubblico e Privato operino una vera integrazione, che vi sia una visione comune per il futuro degli Anziani: salute, benessere, rispetto, dignità”.
I dati del Bilancio sociale parlano chiaro rispetto all’importanza del capitale umano – si tratta di 33,3 milioni di euro investiti per il personale (medici, infermieri, fisioterapisti, OSS, RAA, ausiliari, animatori, amministrativi, etc) – all’interno dei luoghi di cura ANASTE. Nel dettaglio:
le strutture presentano 1.262 impiegati (tra cui 1050 dipendenti e 192 collaboratori) con un’incidenza del personale femminile dell’84%. All’aggiornamento e alla crescita degli operatori, a tutti i livelli, sono dedicate 14.673 ore di formazione.
Il welfare aziendale, inteso come ciò che favorisce il benessere del lavoratore nella sua accezione più ampia, è alla base dell’organizzazione di ANASTE ER e ciò si riflette sulla produttività e sul miglioramento costante delle prestazioni.
Ecco i dati economici e sanitari, al centro, di questa undicesima edizione:
- 99,7 milioni di euro è il patrimonio netto
- 70,5 milioni di euro è il valore della produzione
- 3,6 milioni di euro spesi in investimenti
- 1.613 posti letto di cui 994 accreditati
- 3.008 ospiti di cui 1.486 privati
- 581.560 giornate di degenza
Il Bilancio ANASTE verrà presentato da Carlo Luison di BDO Sustainable Innovation. Interverranno inoltre: il presidente di Casa Lyda Borelli Massimo Mezzetti e il presidente regionale ANASTE Gianluigi Pirazzoli. Il presidente provinciale ANASTE
Ivonne Capelli e il presidente E. C. H. O e il vicepresidente ANASTE ER Averardo Orta. Le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale ANASTE Sebastiano Capurso.
L’evento si concluderà con un momento conviviale. A tutti i presenti sarà offerto il bicchiere dell’amicizia.
Si invitano i giornalisti e gli operatori dell’informazione a partecipare.
Ufficio Stampa ANASTE ER
Deborah Annolino
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