Residenti e commercianti si preparano ad accogliere team e visitatori «È una delle competizioni sportive più intense e appassionanti. Per il nostro territorio rappresenta un’altra importante occasione»
Adrenalinici, curiosi e ansiosi. Ma anche orgogliosi, agitati ed euforici. I cittadini attendono il Grand Départ con grande entusiasmo. Un entusiasmo difficile da contenere, perché già in questi giorni i locali investiti dal doppio percorso di gara e i residenti delle zone coinvolte stanno fantasticando su quello che effettivamente sarà l’evento sportivo dell’anno. Alcuni commercianti hanno esposto, sulle loro vetrine, la locandina gialla promossa da Confcommercio Ascom, che accoglie ospiti e sostenitori in francese e in italiano; i cittadini, invece, stanno scegliendo quale postazione occupare per godersi in prima fila lo spettacolo sportivo. All’Arco del Meloncello, sono parecchi gli abitanti che scrutano l’area, anche in sella a una bici da corsa. «Sono emozionato per l’evento, certamente – racconta Federico Bedocchi, ciclista per sport –. Parliamo di una manifestazione importante». Talmente tanto da essere «inaspettata sotto le Due Torri – continua Bedocchi –. Non avrei mai pensato nella mia vita che il Tour de France sarebbe arrivato in Italia, figuriamoci sotto le Due Torri. Mi aspetto moltissima gente, in particolare alla Curva delle Orfanelle: ci sarà del bel divertimento. Seguirò ovviamente la gara, che è la mia preferita in assoluto, anche rispetto al Giro d’Italia. E Bologna ne sarà all’altezza».
Anche chi non è un professionista, sa cosa accadrà domenica sotto le Due Torri, ma non ha idea di cosa attendersi. «Non so bene cosa aspettarmi – ammette Alessandra Borghini –. E scegliere Bologna come città di tappa, mi ha fatto pensare: ‘perché no?’. La città sarà pronta per accogliere nel migliore dei modi l’importante evento». Un evento che coinvolge grandi e piccini, unendo la comunità bolognese e non solo in un’unica grande festa. «Siamo molto contenti di questa novità – racconta Alessandro Battaglia, in compagnia della figlia Linda –. Siamo legati personalmente alla Francia e alla Costa Azzurra, quindi l’emozione è doppia. Bologna sarà all’altezza, è la numero uno per l’ospitalità. E proprio per questo lasceremo spazio a chi verrà a vedere la gara da fuori Bologna, ma seguiremo comunque il grande evento da lontano, in televisione».
Altri appassionati, invece, preferiscono godersi la manifestazione di persona. «Mi piace abbastanza il ciclismo – commenta Sebastiano Fidelbo –. Non ho ancora ben compreso il motivo per il quale il Tour de France passerà per la nostra città, ma sono molto contento. Sto pensando dove posizionarmi per guardarla. Mi aspetto una bella gara e un’atmosfera coinvolgente. Credo che Bologna sarà capace di gestire la competizione, sarà pronta come sempre. E il mio sostegno andrà a Ciccone». Il passaggio della Grande Boucle sotto i nostri Portici «sarà una stupenda vetrina – analizza Andrea Trebbi, architetto che ha uno studio proprio in via Saragozza –. La salita di San Luca e questo Portico sono tra le cose più belle che ci sono in Italia e anche oltre i confini nazionali. Chi non va a San Luca perde la bellezza della città. È un qualcosa di unico. Penso che ci sarà tanta affluenza, perché il Tour è il Tour, proprio come la Champions League». Anche le attività commerciali godranno della grande visibilità che il Tour de France porterà alla nostra città. Bassetto Bimbi, punto vendita per piccini in via Saragozza, ha posizionato in vetrina la locandina di Confcommercio Ascom. «Penso che la manifestazione farà bene alla zona e anche per le attività commerciali sarà una nota positiva – conclude Giulia Zini –. Domenica saremo chiusi, ma domani saremo aperti per tutti i visitatori. Bologna sarà in grado di gestire la situazione, e la zona di Saragozza accoglierà come sempre chi verrà qui».
Mariateresa Mastromarino, Il Resto del Carlino – 28 giugno 2024
Comune e commercianti insieme per l’area nel cuore del centro: «Valorizziamo i negozi storici e favoriamo l’insediamento di nuove realtà»