Negli ultimi tempi lunghe code sulla strada danneggiata nel 2023 dall’alluvione. La Città metropolitana rassicura: «Nessun ritardo, cantieri aperti già a luglio»
A Sasso Marconi i lavori non sono ancora iniziati, ma i disagi sì. Annunciati per giugno, i cantieri per la sistemazione di frane, smottamenti e danni provocati alle strade provinciali delle Ganzole e di Pieve del Pino, tra Sasso e Pianoro, dalle alluvioni del maggio 2023 sono confermati in partenza nei prossimi giorni. Il maltempo potrebbe farli slittare all’inizio di luglio, ma la Città metropolitana di Bologna conferma l’imminenza dei lavori di ricostruzione lungo le due provinciali sul crinale tra le vallate contigue di Reno e Savena, utilizzate da molti pendolari. Qui da oltre un anno, per un importante restringimento della carreggiata, c’è anche un tratto di circa 200 metri di senso unico alternato regolato da semaforo. Ma non è solo questo ad avere provocato i lunghi incolonnamenti che giovedì scorso hanno fatto allungare fino a quasi un’ora i tempi di percorrenza tra i due fondovalle.
Dal Comune e dalla Città metropolitana si imputano ad altre possibili cause incidentali i disagi che hanno fatto fioccare le proteste con connesse ricerche di responsabilità. Perché è vero che non ci sono a breve prospettive di vedere realizzata l’annosa variante tra Reno, Setta e Savena. E che la settimana scorsa per gli incidenti accaduti in tangenziale e in autostrada è possibile che si sia originato un flusso aggiuntivo di traffico sulla provinciale delle Ganzole. In corso anche con mezzi meccanici e agricoli il trasporto di legname e balloni di fieno, con conseguenti rallentamenti che allungano i tempi di percorrenza. Da Palazzo Malvezzi si ribadisce che con un impegno finanziario previsto di un milione e 220 mila euro «i lavori programmati sulle strade saranno realizzati senza necessità di restrizioni alla circolazione. Che resteranno quelle attuali fino alla risoluzione progressiva dei problemi di stabilità. Niente chiusure e niente di più di quanto già presente da oltre un anno come restringimenti e sensi unici alternati regolati da semafori sulla direzione ovest-est (al cosiddetto passo delle Ganzole, dai Prati di Mugnano a Pian di Macina) e limitazioni al transito in direzione nord-sud (da Pieve del Pino a Badolo)».
Una dichiarazione che fa tirare un sospiro di sollievo a cittadini e imprese allarmate per voci di una chiusura totale di due mesi, che avrebbe effetti molto pesanti. «Voci di chiusura sono destituite di ogni fondamento – conferma la Città metropolitana – la progettazione è terminata, i lavori da parte delle imprese del raggruppamento aggiudicatario dell’accordo quadro di manutenzione opereranno già dai prossimi giorni su tratti successivi per una durata prevista di dieci mesi».
Gabriele Mignardi, 25 giugno 2024