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Commercianti preoccupati per il Mercato delle Erbe. “Evitare l’ingorgo cantieri”

Ascom e Confesercenti “Vanno estesi gli aiuti economici alle attività nelle strade vicine

Commercianti preoccupati per l’arrivo dei cantieri del tram in via Ugo Bassi, ieri riunione con gli esercenti del Mercato delle Erbe che molti clienti frequentano con il bus che fermava proprio nell’area che sarà chiusa al traffico. «Dobbiamo evitare che ci sia una somma troppo grande di problematiche, perché i nuovi cantieri si aggiungono a quelli già aperti in città — spiega Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom Bologna — noi chiediamo che ci sia una gestione fatta giorno per giorno di questi nuovi cantieri, perché a questo punto la complessità è molto importante. C’è il tema delle zone di carico e scarico, quello dei clienti degli alberghi che devono comunque accedere, un insieme di fattori che andranno monitorati. Pensiamo che i fondi messi a disposizione dal Comune, cioè 150 mila euro per via Riva Reno e Camera di Commercio, che ne ha stanziati 250 mila, vadano rifinanziati per il 2025».

Ascom chiede anche di tenere presente il fattore sicurezza all’interno dei cantieri, che «devono essere tutti chiusi e con sistemi d’allarme, per evitare che il materiale edile diventi uno strumento per le spaccate, come è accaduto negli ultimi mesi». Un’altra richiesta dei commercianti è che gli aiuti siano estesi anche alle vie limitrofe e non solo a quelle che affacciano direttamente sul cantiere. Per Loreno Rossi di Confesercenti si tratta di gestire «una situazione di enorme complessità». «Il fatto che il cantiere di via Ugo Bassi sia diviso in tre tranche successive sicuramente aiuta — spiega Rossi — ma ci aspettano lunghi mesi in cui l’impatto sulla città si sentirà molto. Anche il fatto di aver anticipato i lavori in via Ugo Bassi ha colto gli esercenti un po’ di sorpresa, adesso bisogna trovare tute le soluzioni».

Ieri i commercianti del Mercato delle Erbe, con il presidente Cosimo Nigro, hanno incontrato il Comune. «Le attività subiranno delle conseguenze, questo è poco ma sicuro — spiega Nigro — noi dovremo informare capillarmente i fornitori perché cambiano le regole per il carico e scarico delle merci, ma i lavori sono decisi e ormai non ci resta che adeguarci, le chiusure sono inevitabili a questo punto». Le soluzioni andranno trovate per il trasporto pubblico: da metà luglio scatta una vera rivoluzione, gli autobus non potranno più attraversare il centro, tra la chiusura di via Ugo Bassi e quella di via San Vitale. Anche l’incrocio tra via Riva Reno e San Felice, da cui non potranno più passare i bus, condizionerà il percorso delle linee che arrivano da ovest, cioè da via Saffi, verso via Lame. In particolare si tratta della 23, che parte da Borgo Panigale. All’altezza di Porta San Felice, i bus dovranno imboccare viale Silvani, poi percorrere via Calori, un tratto di via Lame, via Riva Reno, e via Marconi per poi arrivare al capolinea. Molti bus manterranno tutti i giorni della settimana il percorso che oggi fanno nel week-end. È il caso di 18, 28, 29 e 86 ad esempio, ma anche quello della linea 14.

Non potendo più percorrere via Ugo Bassi, il 14 seguirà il percorso dell’asse Carbonesi-Barberia. La difficoltà di comporre il puzzle delle deviazioni aumenta se si considera che anche via Indipendenza sarà interessata dal cantiere, nella parte più vicina ai viali, e si potrà percorrere solo verso il ponte di Matteotti. Questo significa che il 27, che va a piazza dell’Unità a via Rizzoli, dovrà essere deviato su via Arrendola e via dei Mille, così come il 2

Eleonora Cappelli la Repubblica Bologna – 30 maggio 2024

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