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I timori delle categorie. «L’accelerata ci spiazza. Ora si dia importanza a ristori e accessibilità»

Confcommercio, Confesercenti e Cna: attività perplesse per i nuovi tempi. «Bisogna agevolare il carico-scarico e pensare anche ad alberghi e turisti»

Aggiungi un posto in strada, che c’è un cantiere in più. Palazzo d’Accursio presenta il rinnovato programma dei lavori del tram e i cantieri della ‘Rossa’ entrano – ancora di più degli ultimi mesi – nel vivo. Commercianti ed esercenti, recepite le novità, guardano con non troppo celata inquietudine all’estate rovente in arrivo per il centro. I malumori emergono dopo che le associazioni di categoria hanno fatto il punto illustrando i cambiamenti: più che una vera e propria preoccupazione, negozi e pubblici esercizi sembrano essere rimasti «spiazzati» dal cambio di rotta rispetto all’intervento tra le vie Ugo Bassi e Indipendenza, che ha anticipato la chiusura del tratto della prima tra le vie Marconi e Nazario Sauro, in modo da far sì che, progredendo, i lavori possano combaciare e incontrarsi con quelli nella parte ‘bassa’ di via Indipendenza, cioè da via Irnerio a viale Masini. Inizialmente si era parlato di maggio 2025, ora il tram arriverà già a metà luglio. Il diktat è accelerare: i tempi stringono, bisogna chiudere entro il 2026 e in ballo ci sono i finanziamenti del Pnrr.

Giancarlo Tonelli, direttore di Confcommercio Ascom, mette sul tavolo le priorità per le categorie: dalle agevolazioni per il carico-scarico all’accessibilità agli alberghi dentro le mura per i turisti, fino al tema dei ristori e della sicurezza. «Non c’è dubbio che ora entriamo in una fase ancora più importante e delicata e che l’effetto di questi cantieri sarà quello di modificare ulteriormente la mobilità, sia pubblica che privata, in centro e anche in direzione periferia – puntualizza Tonelli –. Ecco perché è molto importante che ci sia un’attenzione molto alta da parte di tutti. In primis da parte del Comune, perché l’intervento non solo condizionerà le attività della zona, ma anche le strutture ricettive e, quindi, la mobilità dei visitatori».«In secondo ordine, il focus è sull’accessibilità delle merci in via Indipendenza – prosegue il direttore di Ascom –. Chiediamo non solo di mantenere aperta il più possibile la possibilità di accedere al centro da via dei Mille o Irnerio, ma anche di aggiungere qualche punto di compensazione per il carico-scarico rispetto a quelli che saranno rimossi. Poi, la sicurezza: abbiamo visto l’obbligo di installare allarmi nelle aree di lavoro e ci auguriamo che sarà lo stesso anche per i nuovi interventi E, non da ultimo, ripristinare nel più breve tempo possibile, e compatibilmente ai cantieri, anche la mobilita dei mezzi pubblici».

Timori arrivano anche da Confesercenti, attraverso il direttore Loreno Rossi: «C’è stata una modifica del cronoprogramma che ci ha colti di sorpresa – spiega Rossi –. Sapevamo che in quel tratto i lavori sarebbe iniziati dopo, ma gli associati hanno comunque dato massima disponibilità per trovare soluzioni. Anche perché grandi alternative non ci sono… C’è stato rammarico perché abbiamo sempre detto ‘pianifichiamo insieme’, e ora veniamo colti alla sprovvista. Come categoria, però, pressando il Comune insieme con la Camera di Commercio, stiamo chiedendo di garantire anche per queste attività coinvolte, così come per le altre zone, ristori adeguati». Da Confcommercio emerge anche come oggi sia in programma un incontro tra amministrazione e Mercato delle Erbe in merito all’impatto dei lavori del tram.

«Sembra che ogni volta che si inaugura un cantiere, ogni volta che si ragiona su un determinato pezzettino, si riparta da zero su programmazione e ristori – aggiunge invece Claudio Pazzaglia, direttore di Cna –: servono certezze sui tempi e sulle risorse. Stiamo proponendo al Comune di instaurare un tavolo permanente ad hoc per trovare tutte le risorse possibili nelle varie pieghe dei bilanci, un tavolo che ora manca. E servono delle opere compensative, così come successo a suo tempo per la Variante di Valico, ad esempio: un’opera molto diversa, ma comunque madornale, per cui furono fatte opere di compensazione insieme con gli enti locali. In questo caso, nella gara di appalto, non mi pare tuttavia fossero contemplate…».

Francesco Moroni, Il Resto del Carlino – 29 maggio 2024

Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna

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