Il delegato metropolitano Maurizio Fabbri replica a FdI sul finanziamento. «Non ci sono mai state risorse tolte e poi rimesse come viene raccontato»
«Non ci sono mai state risorse tolte e poi rimesse». Il consigliere delegato alle politiche per l’Appennino Maurizio Fabbri, attuale sindaco uscente di Castiglione dei Pepoli e presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, interviene sulla polemica relativa alla realizzazione della bretella Silla-Prati. «Leggendo alcune dichiarazioni su questa opera – prosegue Fabbri – ho riscontrato molte inesattezze che devo assolutamente precisare per ristabilire la verità».
Come sono andati i fatti?
«A inizio 2022 il sindaco metropolitano Matteo Lepore ha chiesto ai territori di individuare priorità sovracomunali, con l’impegno a cercare le linee di finanziamento più adatte ad ognuna di queste. Come Unione Appennino abbiamo individuato 6 macro obiettivi: area Brasimone, Ex Cartiera Burgo, Centro Mobilità San Benedetto, Centro Mobilità Vergato, Ciclovia Setta, Bretella Silla-Prati. In un breve lasso di tempo, con il Pnrr abbiamo finanziato il Brasimone, Cartiera, Centro Mobilità San Benedetto».
E le altre?
«A luglio 2022, quando ci siamo espressi su cosa inserire nell’accordo quadro con il Ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti per la manutenzione straordinaria delle strade, abbiamo inserito la Ciclovia Setta e la Bretella Silla-Prati. Tengo a specificare che il gruppo che fa riferimento a Fratelli d’Italia in Città Metropolitana, ossia Uniti per l’Alternativa, non ha votato a favore di questo atto. Comunque sia è stato quasi un ’en plein’ che mi ha dato molta soddisfazione, perché in meno di un anno l’Appennino bolognese ha avuto risposte concrete su cose che aspettava da tanti anni. Non ci sono altri territori che hanno avuto questo risultato».
Il Mit ha dato il suo via libera, quindi la bretella si farà. Cosa l’ha fatta arrabbiare allora?
«Questa collegamento è un nostro obiettivo assolutamente primario, proposto a gran voce dai sindaci di Castel di Casio e di Gaggio Montano, dall’Unione dell’Appennino e dal territorio, in particolare dalla Metalcastello. Contrariamente a quanto ho letto dalle dichiarazioni della consigliera Marta Evangelisti, la Città Metropolitana non solo non è ostile a nuove infrastrutture, ma nel solo 2022 ha trovato finanziamenti a 5 delle 6 opere che l’Unione aveva individuato in quel preciso momento storico. Priorità individuate con un confronto fra sindaci e che rispondessero a caratteristiche e ordini di grandezza compatibili con le linee di finanziamento in ballo. Non credo sia bello voler mettere a tutti i costi delle bandierine sulle priorità del territorio, cercando sempre la contrapposizione. Io sono abituato ad ascoltare, creare ordini di priorità, pianificare e poi realizzare. E in pochi anni di attività in Città metropolitana devo dire che questo ha pagato».
Massimo Selleri, Il Resto del Carlino – 22 maggio 2024
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