In difficoltà alimentari e mobili
(Teleborsa) – L’economia italiana continua a mostrare importanti spunti di miglioramento. Nel frattempo, quasi tutti gli osservatori nazionali e internazionali stanno rivedendo al rialzo le previsioni di crescita per l’Italia per il 2024, riportandole attorno all’1%. Le ultime indicazioni congiunturali ci portano a confermare una variazione del PIL nella media dell’anno in corso allo 0,9%.
Lo si legge nel Rapporto sulla congiuntura dell’Associazione secondo la quale “il quadro complessivo di questi primi mesi, pure non particolarmente dinamico, consolida l’impressione di un’Italia a due velocità”. Se, da un lato, i servizi, soprattutto il turismo, confermano i positivi andamenti degli ultimi anni, dall’altro, l’industria continua a evidenziare qualche difficoltà nel lasciarsi alle spalle una lunga fase di stagnazione.
Le buone performance di gran parte dei servizi. settori ad alta intensità di lavoro, hanno largamente contribuito alla progressiva crescita dell’occupazione che ha puntellato i redditi, anche nella fase di elevata inflazione. Restano deboli, però, i consumi – come sottolinea la nota – a causa dell’incertezza sul futuro prossimo. L’ICC di aprile mostra una crescita congiunturale di un decimo nella metrica grezza, mentre il destagionalizzato cede mezzo punto percentuale. Queste stime riflettono, come quelle di marzo, la diversa tempistica della Pasqua, come evidenziato dai risultati conseguiti nei singoli mesi per l’alimentazione domestica e gli alberghi. L’andamento di aprile conferma, comunque, il trend positivo per la domanda di servizi e quello negativo per i beni, salvo poche eccezioni.
“In questo contesto – si legge – è importante sottolineare il ruolo del turismo come propulsore di crescita, ruolo ancora gravemente trascurato nel dibattito pubblico. Le presenze turistiche confermano, anche a marzo, nonostante le importanti revisioni al rialzo effettuate sui primi mesi del 2023, un trend crescente, con una variazione tendenziale del +15,2%”.
Aggregando i dati (provvisori) sul primo trimestre, la variazione rispetto al 2023 è del 7,6%, derivante da una crescita del 14,4% degli stranieri e dell’1 ,3% degli italiani (componente in forte accelerazione mese su mese). Anche tenendo conto dell’effetto delle festività variabili, è impossibile non registrare una forte espansione, con riflessi benefici sull’importante indotto della ristorazione e dell’accoglienza.
L’evoluzione dei primi cinque mesi è in linea con una crescita nel complesso del 2024 di poco inferiore all’1,0%. La recrudescenza dell’inflazione sembra essere un problema ormai superato. L’atteggiamento della politica monetaria diventerebbe meno restrittivo a partire dal mese di giugno. “Secondo le nostre stime, nel mese di maggio è attesa una variazione congiunturale dei prezzi al consumo dello 0,1% e dello
0,7% su base annua, in ulteriore rallentamento. Anche per gli alimentari sembra avvicinarsi il ritorno a dinamiche in linea con quelle sperimentate negli anni precedenti la pandemia”.
Finanza Repubblica, 17 maggio 2024
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