Polmonari e Pucci chiedono alla Città metropolitana di intervenire sulla Sp 274: «Presto il Corno potrebbe restare isolato da Lizzano»
Un appello accorato per le strade provinciali di Gaggio Montano e Lizzano in Belvedere. A rivolgerlo alla Città metropolitana di Bologna sono i sindaci dei due comuni, Giuseppe Pucci e Sergio Polmonari, stanchi di attendere interventi indispensabili che stentano ad arrivare. L’appello pubblico è solo il tentativo più recente messo in campo per sensibilizzare l’ente gestore sul dissesto di alcune arterie fondamentali per la viabilità locale.Al centro delle preoccupazioni dei primi cittadini dei due comuni sono la strada provinciale 82 Gaggio Masera che, attraverso l’abitato di Querciola, collega Gaggio a Lizzano e la frana sulla strada provinciale 274 in località Casa Rita, a poca distanza da Lizzano in Belvedere. «La fragilità storica della strada Gaggio-Masera su cui si registra da tempo carenza di interventi manutentivi – esordiscono a una sola voce i due sindaci – si è aggravata a seguito della frana di Casa Rita e adesso la situazione è davvero critica». La frana al km 14 della strada SP 274 Passo delle Radici risale a un anno fa e, da allora, il traffico è costretto a un senso unico alternato con una riduzione della carreggiata significativa che sposta una parte del transito veicolare verso la Querciola. «Se non si interviene a breve – prosegue Pucci sindaco di Gaggio – con ogni probabilità si arriverà alla chiusura totale della SP 274 verso il Corno alle Scale, provocando ulteriore aumento del traffico sulla strada Masera – Gaggio e una grande crescita dei disagi.
Le persone saranno costrette ad allungare il percorso, la carreggiata già malmessa subirà ulteriori danni, per di più, nel centro di Gaggio Montano il passaggio di mezzi aumenterà». «Già da mesi il traffico pesante è scaricato su Gaggio – rincara la dose Polmonari, sindaco di Lizzano – poi sarà la volta dei mezzi pubblici e, se si continua a non fare nulla, la strada sarà interrotta e il Corno alle Scale isolato da Lizzano in Belvedere. In questo modo si mette in ginocchio la comunità locale e si rischia moltissimo anche sul piano della sicurezza».I due sindaci fanno riferimento a diversi tentativi di comunicazione istituzionale caduti nel vuoto e a una petizione intercomunale del 2023, relativa alla strada della Querciola, incapace di produrre risultati concreti. Nel ripercorrere gli eventi, il sindaco Polmonari sbotta: «Un rapporto del genere fra istituzioni è incomprensibile. Una risposta, a fronte di tanti tentativi di interlocuzione, è dovuta. Come sindaci abbiamo il diritto e il dovere di sapere come la Città metropolitana intende risolvere i gravi problemi di viabilità che abbiamo sollevato a più riprese».
I due sindaci concludono con un’amara constatazione: «E pensare che, fino a qualche anno fa, prima dell’abolizione delle province, la viabilità sul territorio bolognese era un fiore all’occhiello dell’amministrazione locale. Adesso non ci ascolta nessuno».
Fabio Marchioni, Il Resto del Carlino – 16 maggio 2024
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