L’indagine dell’Istituto Piepoli. Ma ci sono criticità. In testa nodo parcheggi e tempi di consegna bagagli
I bolognesi promuovono l’aeroporto Marconi. Certo ci vorrebbe uno scatto sulle infrastrutture, dai parcheggi agli spazi interni. Ma, complessivamente, il 94% dei cittadini delle Due Torri considera lo scalo importante per lo sviluppo del territorio, con ricadute positive per Bologna, la regione, la provincia e l’intero territorio nazionale. La fotografia arriva dall’indagine dell’Istituto Piepoli che ha intervistato 1.500 cittadini bolognesi, 900 che vivono sotto le Due Torri e il resto in provincia e al confine con Modena, basandosi poi su due focus group (uno con residenti nella zona dello scalo, cioè Borgo Panigale e Navile, l’altro con gli altri cittadini). Dalla ricerca (presentata ieri, durante una giornata complessa per lo scalo, visto che è stato chiuso per un paio d’ore a seguito di un errore al controllo bagagli che ha fatto scattare l’allarme sicurezza) emerge che l’89% degli intervistati è soddisfatto della qualità della vita nel comune e nella zona di residenza. Gli insoddisfatti sono l’11% e, tra questi, a sorpresa, non è il rumore dei voli, oggetto di un’ordinanza del Comune di Bologna per limitarli, a condizionare la vita dei bolognesi. Due bolognesi su dieci, infatti, si lamentano della poca sicurezza, mentre il 15% della mancanza di servizi e trasporti.
Ma se maggioranze bulgare considerano fondamentale lo scalo per il turismo, l’economia e l’occupazione, c’è anche chi chiede uno sforzo maggiore al Marconi, in primis sulle infrastrutture. L’indagine dell’Istituto Piepoli mostra che in cima ai pensieri del 39% degli intervistati ci sono i parcheggi, la troppa vicinanza dello scalo con la città, gli spazi interni limitati, i tempi lunghi per il ritiro bagagli e la mancanza di taxi nelle ore di punta. Il 19%, invece, chiede maggiori voli e collegamenti e il 17% punta su interventi per migliorare la viabilità per raggiungere il Marconi. Un capitolo del report è dedicato alle misure anti rumore (come la limitazione dei voli notturni) messe in atto dallo scalo, fotografando che più di 4 intervistati su 10 conoscono le iniziative in corso. Il 46% promuove le soluzioni per contenere l’impatto acustico volte a conciliare lo sviluppo aeroportuale e il benessere delle comunità, mentre il 36% pressa per avere nuove soluzioni anti-rumore senza però limitare l’operatività del Marconi. Il 5%, invece, bolla le misure insufficienti. «I risultati delineano un quadro di soddisfazione generale per l’Aeroporto di Bologna – dice l’ad Nazareno Ventola –. Certo, servono dei miglioramenti infrastrutturali, come sapevamo. E ci stiamo lavorando». D’accordo il presidente Enrico Postacchini: «Il sondaggio fotografa la realtà. Certo siamo qui per fare di meglio. Chi vive qualche disagio per il rumore c’è, ma è una minoranza».
Rosalba Carbutti, Il Resto del Carlino- 14 maggio 2024
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