La quarta tappa del ‘Roadshow Assintel Report’, organizzata dall’associazione nazionale e da Confcommercio, si è tenuta a Bologna nella sede di Ascom.
«In Emilia-Romagna il 33% delle imprese nel 2024 aumenterà gli investimenti in tecnologie e servizi digitali, 3 punti sopra la media nazionale». È la fotografia descritta da Andrea Ardizzone, segretario generale Assintel, durante la quarta tappa del ‘Roadshow Assintel Report’, che si è tenuta a Bologna nella sede di Confcommercio organizzata da Assintel, l’associazione nazionale delle imprese Ict e Confcommercio, mentre la ricerca è curata dall’istituto lxè.
Alla tavola rotonda hanno partecipato gli sponsor Grenke, ArtEr, Intesa Sanpaolo, Tim e Open Gate Italia. L’evento è stato l’occasione per confrontarsi sui risultati dell’indagine, in cui si evince che oggi più che mai il digitale è la chiave per l’evoluzione del sistema economico. E diventano fondamentali formazione e competenze.
«Dobbiamo avere queste tecnologie, ma dobbiamo anche essere in grado di governarle e fare la giusta mediazione tra tecnologia e umanesimo. Oltre ad accompagnare in questi investimenti le piccole-medie imprese», parla l’assessore regionale Vincenzo Colla. Le imprese «devono essere messe nella condizione di fare investimenti», dice Enrico Postacchini, presidente regionale Ascom. «Un successo frutto di una proficua collaborazione tra privato e pubblico», spiega Luca Cavina, coordinatore comitato regionale Assintel.
Per le imprese c’è una minor segnalazione di fattori ostativi alla trasformazione digitale. Le tre tecnologie più presenti riguardano la collaborazione (PC e smartphone) per il 76%, la connettività (banda ultra larga e wifi) per il 72% e la cybersecurity per il 65%. Ma se questi valori sono in linea con la media nazionale, sono altre le tecnologie peculiari: «Applicazioni di back-office e dei gestionali (57%), infrastrutture It (52%) e gestione dei dati (45%)», legge Alex Buriani, direttore di ricerca Istituto lxè.
Giovanni Di Caprio, Il Resto del Carlino – 11 maggio 2024