Centinaia di persone alla Fattoria Zivieri di Sasso Marconi per la giornata nell’ambito di Fattorie Aperte
Appennino, bel tempo, un mercato sul prato, una cucina genuina ed una full immersion nella vita quotidiana di una grande fattoria. Sono gli ingredienti di una giornata che ha fatto il pieno ieri dal mattino alla sera alla Fattoria Zivieri alle Lagune di Sasso Marconi, dov’è andata in scena la terza edizione del ’Mercato artigiano di storie e mestieri’.
Una domenica inclusa nel programma della consolidata rassegna delle Fattorie Aperte che ha messo centinaia di persone, tante giovani famiglie con bambini a tu per tu con mugnai e mastri cestai, fornai e ceramisti, apicoltori ed esperti produttori di salumi, agricoltori e sarti, e poi in visita alle stalle con bovini, pecore e capre, oche e galline, conigli e suini. Una fiera nata nel nome della tradizione, dell’esperienza, della conoscenza e anche del territorio, che ha messo insieme allevatori, agricoltori e artigiani che condividono un sogno: far conoscere la propria arte e il primo mestiere ad un pubblico sempre più ampio e consapevole, con l’obiettivo di conservare, valorizzare e contemporaneamente rendere moderne e al passo con i tempi tradizioni che si tramandano da generazioni.
Per tanti una sorpresa, come ha osservato Medardo Montaguti, vice presidente Confcommercio Ascom con delega alla provincia: «Qualcuno ricorderà che in un sondaggio effettuato fra gli studenti emerse che per quasi la metà dei bambini il latte si faceva negli stabilimenti della Granarolo! E questo spiega anche perchè sono importanti le giornate di avvicinamento a questo mondo e ai suoi protagonisti, nelle campagne e soprattutto in montagna e in collina dove si producono vere e proprie eccellenze».
Sintonia con Aldo Zivieri, che con i fratelli dirige la fattoria e che aggiunge: «Quest’anno abbiamo deciso di far coincidere la giornata del mercato con la prima domenica di Fattorie aperte, un evento regionale a cui abbiamo volentieri aderito e il cui tema è proprio riscoprire il valore della terra. Nel mercato ci sono una vetrina di eccellenze a contatto diretto col pubblico. Oltre le aspettative la partecipazione e l’attenzione nel corso delle visite gratuite all’azienda, al racconto delle formazioni geologiche che caratterizzano questo paesaggio, alla vita degli animali e alla coltivazione dei campi, del frutteto, dell’orto e della cura del bosco».
g. m., Il Resto del Carlino – 6 maggio 2024