Lucia Borgonzoni (Lega): «Ma i nostri ragazzi sono sicuramente più al sicuro che buttati in piazza Verdi»
Bologna è diventata il fulcro italiano del clubbing, e il ruolo della città come punto di riferimento per le discoteche è stato ribadito alcuni pomeriggi fa nelle stanze del ministero della Cultura, in Soprintendenza, alla presenza della sottosegretaria Lucia Borgonzoni (Lega), che segue personalmente tutto il dossier. «I sindacati e i gestori mi hanno presentato una serie di priorità su cui si può lavorare – spiega Borgonzoni –. I club e le discoteche non possono essere considerati luoghi dove non si svolgono spettacoli dal vivo, bisogna mettere a posto dei dettagli normativi. E poi fiscalità, disparità territoriali, sicurezza, bisogna di certo alzare l’attenzione. Chiudo nel dire che i nostri ragazzi sono sicuramente più al sicuro nelle discoteche, che buttati in piazza Verdi».
All’incontro con Borgonzoni – con lei anche il consigliere comunale leghista Matteo Di Benedetto e il consigliere regionale Daniele Marchetti, che si candida alle Europee per il Carroccio – c’erano anche Vittorio Gaudenzi (presidente Silb Bologna) e il suo vice Andrea Passalacqua. Era presente anche Assointrattenimento. «Assieme al presidente regionale Silb, Gianni Indino, e al vicepresidente nazionale Roberto Carbonetti, abbiamo incontro la sottosegretaria – racconta Silb –. Lo scopo che ci prefiggiamo è quello di mettere tutti gli operatori del settore nelle condizioni di poter lavorare al meglio e dare maggiori garanzie alle migliaia di persone che lavorano con noi». Tra i nodi espressi: la capienza da 0.7 a 1.2 persone per metro quadro, molto più bassa della media europea; tassa rifiuti, l’idea di disporre per decreto il pagamento in relazione ai giorni di apertura effettiva dei locali; la revisione dell’articolo 100 del Tulps, per i club lo stesso fatto può essere punito con una chiusura o con una semplice multa e a seconda della provincia. Di Benedetto: «Discoteche fondamentali, danno lavoro a tante persone. L’auspicio e l’invito a tutte le istituzioni di Bologna è quello di avviare e proseguire occasioni di confronto e approfondimento».
pa. ros., Il Resto del Carlino – 21 aprile 2024
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