Tutti i numeri della manifestazione che sarà seguita da dieci milioni di persone. L’arrivo al pomeriggio in via Irnerio della Grande Boucle, che partirà da Cesenatico
Tutto in un’ora. In circa un’ora Bologna sarà al centro del mondo sportivo con almeno 10 milioni di persone che avranno gli occhi puntati sulla città. Le due Torri raddoppiano la prima presenza al Tour de France grazie a un duplice passaggio sulla salita di San Luca (1,9 chilometri al 10,6 per cento di pendenza). Dopo 162 chilometri di corsa, la fase finale sotto le Due Torri della seconda tappa (Cesenatico – Bologna) della Grande Boucle, prevista per domenica 30 giugno, arriverà in centro da via Mazzini entro le 16.30. Poi il doppio giro per San Luca, fino all’arrivo in via Irnerio tra le 17 e le 17.30. Chi ospita il Tour ha nelle proprie strade «il terzo evento sportivo più seguito al mondo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio. Quattromila persone tra staff logistico, giornalisti e personale sanitario, 176 corridori divisi in 8 squadre, 2.300 veicoli, 600 membri dello staff delle squadre, e la copertura mediatica in 190 paesi del mondo, con 100 canali collegati, di cui 60 in diretta».
Ecco i numeri record snocciolati da Stephane Boury, responsabile degli arrivi della Grande Boucle. Una kermesse, il Tour, che cavalca l’onda di un felice periodo sportivo per la città. «Avere il Tour, la Coppa Davis, il Bologna calcio in zona Europa e la Virtus in Eurolega convince tanti bolognesi a fare sport», afferma il sindaco Matteo Lepore per cui la manifestazione sempre più vicina «avviene proprio dove, con la Città 30, più si favorisce chi va in bicicletta».
A livello logistico, la Montagnola ospiterà gli organizzatori, lo Sferisterio accoglierà la sala stampa, via Indipendenza i pullman delle squadre e piazza VIII Agosto ospiterà le tribune. Sono previsti, inoltre, 300mila turisti e 120 milioni di euro di indotto economico, nel «più grande evento di marketing sportivo territoriale nella storia recente», dice Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo. Ora, «il Tour ci farà vedere nel mondo», parla Davide Cassani, presidente di Apt servizi, e quindi, ci si aspetta «una città invasa dal tifo», aggiunge Roberta Li Calzi, assessora comunale allo Sport. Un coronamento di « una stagione di grandi momenti di sport» secondo Mattia Santori, delegato a Turismo e Grandi eventi sportivi. E dunque chi saranno i corridori a contendersi la maglia gialla? Secondo Cassani, il favorito è lo sloveno Primoz Roglic, essendo «una tappa da ‘pusher’, in cui la salita di San Luca sarà decisiva». Spazio anche per il premio al primo italiano che taglierà il traguardo, dedicato ad Adriano Vignoli, l’unico bolognese a vincere una tappa al Tour (nel 1934, ndr).
Infine, ad avvicinarci al passaggio in città, ci saranno tante iniziative sul territorio. «Dai Bike Day in pianura, i Bike Trail, fino alla Dieci Colli. Oltre al ricordo di chi ha reso grande il ciclismo italiano», afferma Simona Larghetti, consigliera metropolitana delegata alla Mobilità ciclistica, raccontando il programma di ’Aspettando il Tour’: «valorizza i bolognesi», conclude Riccardo Grassi, direttore Conad. «Un’occasione per imparare a vivere la bicicletta», è la chiosa di Matteo Passini, direttore generale Emilbanca.
Giovanni di Caprio, Il resto del Carlino – 18 aprile 2024