Incontro con Ascom, Confesercenti e Cna. Dal Comune pronti 200mila euro. “È stato un confronto molto concreto, apprezziamo sia il metodo che la sostanza” puntualizza Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom
Il sindaco Matteo Lepore incontra le associazioni di categoria e detta la linea sull’emergenza spaccate. Lanciando, soprattutto, un rinnovato appello al governo: «L’organico di polizia e carabinieri deve essere rafforzato, come previsto dal patto con il ministro (dell’Interno, ndr) Piantedosi». L’obiettivo resta trovare «soluzioni immediate», come ripetono a gran voce i rappresentanti dei commercianti, per rispondere a quella che Matteo Lepore definisce «un’escalation preoccupante». Gli agenti e i militari «sono pochi» per una città come Bologna, che conta 392mila abitanti e che, come ricorda il sindaco, si arricchisce di 60mila fuorisede e di tanti visitatori. Lepore punta così a portare sul tavolo del comitato per l’ordine pubblico, martedì prossimo, alcune proposte per aumentare la sicurezza delle zone colpite. Innanzitutto, il sindaco ricorda come dal primo aprile sia aumentata «la presenza di pattuglie a piedi», che rappresentano uno strumento in più, ma che «non possono bastare». Anche perché, aggiunge, «non possiamo chiedere ai commercianti di sostituirsi alle forze dell’ordine». Palazzo d’Accursio ha pronto allora un ‘pacchetto’ da 200mila euro: potenziamento degli street tutor, organizzazione di feste di strada ed eventi culturali, iniziative di presidio, prevenzione di reati.
Ma non solo, perché il Comune ha intenzione di aumentare i controlli sui cantieri, che in città sorgono ormai quasi a ogni angolo. È questo uno dei punti principali emersi dal confronto con le associazioni e Lepore annuncia di voler mettere nero su bianco un’ordinanza, che «arriverà entro pochissimi giorni», per aumentare il monitoraggio dei cantieri e prevedere multe per gli inadempienti che, magari, lasciano materiale pericoloso o elementi delicati a portata di tutti. Gli stessi strumenti che, negli ultimi giorni, sono diventati un’arma per le spaccate. È così che i lavori già avviati in città verranno passati ancora di più sotto la lente, a partire – come si può immaginare – da quelli sulla Garisenda. «Vogliamo rafforzare il messaggio e sensibilizzare i cittadini, perché i cantieri possono diventare luoghi dove si commettono i reati – chiosa il sindaco –. Faremo la nostra parte, ma è necessario che anche le imprese facciano attenzione ai materiali che lasciano in giro». Sugli ultimi episodi, il sindaco sottolinea: «Le indagini stanno dando buoni frutti. Abbiamo una rete di telecamere che ha ripreso alcuni soggetti, uno è stato fermato e si sta procedendo all’individuazione degli altri. Abbiamo ricevuto rassicurazioni, serve che vengano assicurati alla giustizia».
Il tavolo con le associazioni continuerà e si intersecherà proprio con quello sui cantieri. Ieri pomeriggio, nella sala della giunta di Palazzo d’Accursio, erano presenti Confcommercio Ascom, Confesercenti e Cna, oltre a Lisa Guidone (assessore al Commercio) e a Giulia Sarti (delegata alla lotta alle mafie), che sottolinea come non sembra esserci la mano della criminalità organizzata dietro alla raffica di spaccate degli ultimi giorni.«È stato un confronto molto concreto, apprezziamo sia il metodo che la sostanza – puntualizza Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom –. Abbiamo posto le basi, ricordo che adesso servono subito risposte e soluzioni immediate». Dello stesso avviso Massimo Zucchini di Confesercenti («È importante riuscire a comunicare all’amministrazione la situazione in cui sta versando una parte della città») e Massimo Fontanarosa, responsabile di Cna per Bologna.
Francesco Moroni, Il Resto del Carlino- 6 aprile 2024
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