I proprietari e manager Giovanni e Cesare Trombetti: «Qualificarsi alle coppe? Una grande ricaduta per la città»
«Se dovesse accadere – ma preferiamo essere un po’ scaramantici – sarebbe una grandissima opportunità per la città tutta». Così Giovanni e Cesare Trombetti, proprietari e direttori del gruppo Savoia e del gruppo Calzavecchio (in tutto 6 alberghi e 3 ristoranti), commentano la possibilità che il Bologna di Thiago Motta centri l’obiettivo europeo. L’ex presidente di Bologna Welcome e suo fratello hanno aderito all’iniziativa delle ’vetrine rossoblù’ lanciate da Ascom per tirare la volata alla squadra fino al termine del campionato con una trovata di sicuro impatto: le facciate dell’Hotel Savoia Regency e dell’Hotel Calzavecchio di Casalecchio illuminate con luci rossoblù, oltre ad alcuni dettagli in altre strutture.
Come mai avete deciso di aderire all’iniziativa di Ascom?
«Noi dal 2009 abbiamo il piacere di ospitare il Bologna nei ritiri, allora i proprietari era ancora la famiglia Menarini. Nel 2013, il passaggio al Calzavecchio, più vicino a Calstedebole. La nostra storia è sempre stata intrecciata di rossoblù. Abbiamo deciso di illuminare le facciate di rossoblù perché quelle sono le nostre vetrine».
Tifate tutti Bologna in famiglia, immagino…
«Il tifo è un elemento di condivisione di una comunità, accompagna tutti i bolognesi. Nostro padre Ermes (scomparso nel 2020, ndr), grande amico di Pavinato, aveva una fede sconfinata nei rossoblù. Sarà felicissimo, da lassù, di vedere un Bologna quarto in classifica. Nel 2014, in occasione dell’anniversario dei 105 anni dalla fondazione della società, organizzammo una cena con il mitico Harald Nielsen e sua moglie, fu una serata bellissima».
In caso di Europa, che tipo di ricadute immaginate per il turismo?
«Una ricaduta molto positiva, non solo per l’accoglienza ma anche per il comparto della ristorazione – argomentano i due fratelli – . Già con la Virtus in Eurolega si sono create interessanti opportunità, ed è facile immaginare comodi pacchetti turistici, soprattutto nei ponti e durante i week end, che facilitino la partecipazione a una partita. Con il patrimonio artistico che Bologna si ritrova, siamo una meta ideale».
Da tifosi, a chi attribuite la fetta più grande di merito per questa annata comunque straordinaria?
«Sicuramente a Thiago Motta. Io di allenatori ne abbiamo conosciuti parecchi, in particolare teniamo nel cuore Mihajlovic e Pioli. Thiago però è riuscito a creare un gruppo che ha saputo fare il salto di qualità. Un grande ringraziamento va a Saputo: ha investito tanto e ora è stato ripagato. Aveva chiesto ai tifosi, che a volte esprimono giudizi un po’ affrettati, di avere pazienza. Ha avuto ragione, i risultati sono arrivati».
Andrea Bonzi, Il Resto del Carlino – 28 marzo 2024
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