I custodi della tradizione raccontati nell’ultimo libro dello scrittore. «Lavorarono insieme dopo la guerra per far risorgere la città»
La storia dei ristoranti e dei ristoratori è anche storia delle vicende della città ed è per questo che questo libro è importante. Daniele Ara, assessore alla Scuola, Agricoltura e agroalimentare della nostra città, introduce così la presentazione del libro I grandi ristoratori bolognesi. Storie di uomini e donne che con coraggio hanno ricostruito la tradizione gastronomica petroniana nel dopoguerra, di Napoleone Neri, edizioni Pendragon nella grande festa di ieri pomeriggio in Salaborsa.«Ho cercato di costruire una visione d’insieme del dopoguerra e anche precedente, di donne e uomini che hanno rilanciato la nostra scena gastronomica – racconta Neri –. Molte ricette erano entrate nell’oblio e già prima della Guerra, i ricettari che giravano erano detti della Resistenza, perché bisogna mangiare per resistere e occorreva il minimo: l’opulenza era stata dimenticata. Ma poi, finito il conflitto, i ristoratori uniti volevano davvero lavorare insieme per risorgere ed è stato fatto con coraggio, quello che racconto. Senza i ristoratori Bologna non sarebbe Bologna».
Le parole che presentano il libro sono di Giancarlo Tonelli in tandem con Enrico Postacchini di Confcommercio Ascom, mentre la prefazione è di Duccio Caccioni. «L’amore di Napoleone Neri per Bologna è grande e leggendo il libro vi accorgerete dell’impegno che ha messo nel raccogliere proprio le vostre storie – dice Tonelli rivolgendosi ai ristoratori – e per questo sarete premiati oggi, per la capacità anche di essere riusciti a fare comunità in un momento tanto importante». Aggiunge Postacchini: «Oggi è il nostro Thanksgiving Day perché diciamo grazie ai nostri ristoratori che permettono una bella accoglienza al nostro turismo». «Bisogna portare avanti la tradizione– ha aggiunto Caccioni– e legarla all’agricoltura, ai prodotti del territorio che noi cerchiamo di salvaguardare con le De.Co.».
Ma chi sono i 40 grandi ristoratori che hanno fatto la storia della cucina e che vengono narrati da Neri? La famiglia Avoni dell’Osteria San Pietro a Ozzano, Evio Battellani di Al Cantuzein, Jagus Berti del ristorante e rosticceria Jagus, Renato Gualandi del 3G, Francesco Grassilli del Ristorante Francesco ora Grassilli, Bruno, Ferruccio e Katia Fanciullacci del Donatello, Rodrigo Zanotti ed Enzo Venturi di Rodrigo, Eros Palmirani del Diana. Molti sono in sala, altri non ci sono più, in alcuni casi anche i ristoranti, ma la storia continua.
Benedetta Cucci, Il Resto del Carlino – 15 marzo 2024
“Finché sarà apprezzato e sostenuto il suo forte ruolo di servizio alle comunità, il negozio non morirà mai perché è sinonimo di collettività, di socialità, di sicurezza, di coesione”