Addio a 200 stalli, oggi il piano Lepore
La carenza di parcheggi per chi vive in zona non è mai stata una novità. Ultimamente la scure si era abbattuta sui pochi stalli rimasti a causa della proliferazione dei dehors Covid (e non) e dei ponteggi per Bonus e Superbonus, oltre che per il ripristino dei vecchi cassonetti della raccolta differenziata dei rifiuti. Chi vive e lavora tra Sant’Isaia e Lame trema all’idea di cosa succederà adesso. Non è tanto il passaggio del tram a spaventare, visto che dovrebbe almeno sulla carta essere un volano per riqualificare la zona e un servizio in più per tutti. Il tema cruciale è quello dei parcheggi, il cui numero si assottiglia con gli anni e soddisfa sempre meno la domanda. In questi giorni si sta procedendo in Riva Reno con sondaggi sul canale, in vista della sua scoperchiatura, con due aree di scavo e una cinquantina di stalli cancellati. Già questo taglio ha un suo effetto sulla ricerca (spesso vana e comunque molto lunga) di un parcheggio in zona. Il i6 marzo dovrebbero essere ripristinati, comunque, ma quando partiranno i lavori di tram saranno duecento i parcheggi a mancare: il quadruplo. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore nei giorni scorsi ha chiesto a residenti e commercianti «di tenere botta» e di avere «fiducia». E ha convocato oggi negli uffici del Comune in Liber Paradisus chi lavora nella zona di via Riva Reno per spiegare come intende procedere con i lavori della linea Rossa del tram, che unirà Borgo Panigale con la Fiera e il Caab passando per il centro. Gli appuntamenti sono diversi: i commercianti sono stati chiamati in orari differenti, a gruppetti.
L’amministrazione comunale promette soluzioni anche per i parcheggi. Lo ha fatto ieri con i rappresentati delle categorie di Confesercenti, Ascom e Cna. Li ha incontrati, anche in questo caso separatamente, per illustrare il piano che oggi renderà noto ai commercianti e al resto della cittadinanza con una conferenza stampa. Partirà dalla base: i lavori su Riva Reno partiranno a breve e dureranno circa un anno e mezzo. E poi procederà con il taglio degli stalli e il loro ripristino altrove. E non mancherà un passaggio sulle compensazioni per gli esercenti. Il progetto del parcheggio a Borgo Panigale è già stato bocciato da chi vive o lavora vicino al PalaDozza. I lavori sono iniziati i119 febbraio e la loro fine è calendarizzata per fine primavera. Sono in programma 86 stalli auto e 6 stalli moto in un’area compresa tra via Marco Emilio Lepido e via Savonarola.
La distanza dal palazzetto dello sport di piazza Azzarita è di oltre 7 chilometri che significa 20-30 minuti in auto, 25-35 minuti in bus, i ora e 20 a piedi. «Troppo lontano» fa presente Salvatore Soria, titolare del ristorante Michelemmà di via Riva Reno. «I 200 posti che perdiamo ora con i lavori del tram li avremo persi anche dopo perché parcheggi a Borgo Panigale o fuori Zanardi non sono funzionali, sono troppo lontani». Da PlaySport, in piazza Azzarita, il titolare Luca Spadoni ragiona: «Più darsi che il tram porterà un beneficio, ma quello dei parcheggi sarà un problema enorme perché lo è già ora. C’è poco da fare: la circolazione dei clienti si ripercuote sulle vendite. Il test lo abbiamo quando a palazzo si giocano le partite: non si lavora perché i clienti non riescono a fermarsi». Nella cartoleria Pencil, Miriam Degli Esposti fa notare come qualsiasi impatto sulla viabilità abbia «notevolissime ripercussioni sugli affari». Anche i residenti non ridono. «Per chi vive in questa zona è un vero calvario e dopo sarà un disastro», sintetizza il presidente del Comitato PalaDozza Renato Nucci. Sua è la proposta di dare ai residente durante i lavori a prezzi calmierati, di 20-30 euro al mese, la possibilità di sostare nel parcheggio di via Azzogardino, oggi poco utilizzato. «Servono parcheggi vicini, non a Borgo Panigale».
Francesca Blesio, Corriere di Bologna – 8 marzo 2024
Comune e commercianti insieme per l’area nel cuore del centro: «Valorizziamo i negozi storici e favoriamo l’insediamento di nuove realtà»