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Febbre da Champions. Bocciofile, bar e circoli: la provincia del tifo si ritrova davanti alle tv

Domani c’è il big match con l’Inter, centinaia di locali si preparano ad ospitare i fan del Bologna che non potranno essere al Dall’Ara. La condivisione di un momento magico anche lontano dalla città

C’è chi pranza tardi al ristorante e allunga il pomeriggio fino all’inizio della partita, e chi, invece, prenota un posto in prima fila davanti alla tv e si trattiene a cena dopo l’incontro, con la speranza di aggiungere, ai sapori del menù, anche quelli della vittoria. La febbre del sabato sera sta salendo e il grande popolo del tifo in provincia mette a punto gli ultimi dettagli: dai casolari più lontani, ai borghi, alle frazioni, ai paesi, tutti pronti per l’appuntamento con la tv di domani, ore 18, per un Bologna-Inter che rimanda con la mente, per certi aspetti, a quella lontanissima sfida che nel ’64 regalò ai rossoblù l’ultimo scudetto. 

Centinaia tra bar, ristoranti, centri sociali, circoli sportivi, bocciofile, associazioni culturali, pub e pizzerie allineano le sedie di sale, salette e saloni in vista dell’invasione di bandiere, bandierine, cappellini, sciarpe, maglie, giacconi, cuffie e altri simboli del tifo per Ferguson e compagni. «Ci aspettiamo il tutto esaurito. Arriveranno da Padulle, Sala, Sant’Agata Bolognese, Decima, Crevalcore e da altre località oltre, naturalmente, a una parte dei nostri circa 500 soci. In tutto potremmo toccare quota 200 persone distribuite davanti ai maxischermi da cinema e nelle altre tv della ‘Sala Balducci’, in quella del gioco delle carte e nell’area della tombola e dei 10 campi», spiega Luciano Ghirardi, collaboratore della Bocciofile di San Giovanni in Persiceto. A ‘La Torretta’, grande centro di ritrovo a Molinella , ci sono apparecchi tv di varie dimensioni, praticamente in ogni angolo. «Qui vengono anche 100 tifosi, circa la metà dei quali si ferma a mangiare», dice il gestore Filippo Frazzoni. Televisione accesa sulla partita anche al bar Leon D’oro. «Abbiamo un angolino rossoblù con sciarpe e altri simboli del Bologna. Per sabato ci aspettiamo un centinaio di appassionati. Clienti abituali e di fuori: una persona ha prenotato da Budrio un tavolo da quattro davanti alla tv di 60 pollici», spiega Andrea. 

La pianura bolognese, ma anche l’area montana, dove pure si spinge l’entusiasmo del tifo rossoblù. «Il nostro locale mette a disposizione un impianto tv da 55 pollici. La misura giusta per le 25 persone previste», dicono i gestori del ‘Bar Guidotti’, storico locale di Camugnano. Al ’Bar Fabbri’ della Carbona di Vergato, invece, dovranno per una volta cambiare tv. ‘La nostra resterà spenta perché siamo chiusi per ferie. 

Rinunciare al Bologna? Mai: il titolare vedrà la partita al Dall’Ara. Il ‘Caffè Gelateria 500’ a Castelletto di Castello di Serravalle, quattro schermi tv aspettano i tifosi. «Seguire gli incontri è una tradizione e il posto non manca perché abbiamo anche un vano all’aperto», dicono i gestori. Alla Polisportiva di Monteveglio, in funzione dal 1982, quello con le partite del Bologna è un appuntamento fisso. «Davanti al maxischermo dovrebbero accomodarsi una quarantina di clienti. L’incontro è importante e l’attesa è notevole», spiegano. 

Porretta Terme non è da meno. Molti locali propongono la partita. Come Il ‘Bar Pub The Califfo’, che mette a disposizione degli appassionati, due apparecchi televisivi. «In quanti verranno? Almeno 50», calcolano i proprietari. E come al Dopolavoro Ferroviario, frequentatissimo punto di riferimento: due grandi tv per il locale e per la sala esterna. Quanto ci vuole per dare risonanza all’entusiasmo e agli applausi.

Gianni Leoni, Il Resto del Carlino – 8 marzo 2024

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