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Dai parcheggi ai ristori, le richieste al Comune sul cantiere di Riva Reno

Le richieste di residenti e commercianti: “C’è chi rischia di perdere il 170% del fatturato” 

Servono i ristori, innanzitutto, perché «ci sono esercenti che potrebbero perdere fino al 70% dei fatturati a causa dell’isolamento legato al cantiere». Ma serve anche «una convenzione con il parcheggio Apcoa di via Azzogardino per compensare i 200 posti auto che andranno persi». Renato Nucci, che segue per Ascom l’area di via Lame, fa il punto sulle conseguenze dei lavori del tram ed elenca le richieste dell’associazione di Strada Maggiore. Tanto più visto che il cantiere è iniziato ieri in via Riva Reno con le operazioni di “carottaggio chieste dalla Soprintendenza che condurranno entro un anno alla scopertura del canale. Il Comune intanto corre ai ripari: commercianti convocati in Comune giovedì, e presto un tour degli assessori negozio per negozio.

Si prova a evitare che si accenda una protesta che già cova sotto la cenere. Ieri mattina poco prima delle 11 sono arrivati operai e transenne. All’altezza del civico l e in corrispondenza dell’intersezione con via dell’Abbadia la carreggiata è stata ristretta e i primi parcheggi sono andati persi, anche se per ora si tratta solo di lavori preliminari. La chiusura di parte della strada è legata alla necessitò di fare sondaggi sul terreno sottostante, con apertura di due botole. I lavori, dureranno solo 10 giorni, fino al 16 marzo. I commercianti sono però  già in allarme. Nucci che oltre a guidare gli esercenti Ascom della zona è anche presidente del comitato Palasport, parla di clima molto pesante nella zona: Andiamo verso un periodo molto difficile, tutti i commercianti sono preoccupati. La situazione è grave.

Il primo problema è la perdita dei posti auto: 200 in fumo, durante i lavori, «più un altro centinaio che perderemo in zona San Felice quando i cantieri del tram arriveranno lì». Un tema importante non solo per i residenti, ma anche per il commercio: «Molte persone vanno al cinema, alla Cineteca, in via Lame o in via Marconi, e parcheggiano in Riva Reno. Poi la sera vanno a mangiare nei ristoranti della zona. Se non possono più parcheggiare li, anche i ristoranti ne risentiranno. Penso alla pizzeria Michelemmà ad esempio. O a Bertino, che ha appena riaperto» spiega. «Per non parlare poi dei fornitori, che devono fare le consegne: anche le vie limitrofe saranno influenzate dal cantiere». La soluzione proposta da Ascom è quella di una maxi convenzione tra Comune eApcoa di via Azzogardino: «Solo così si potrebbero recuperare 200 posti». E poi, ovviamente , occorrono delle compensazioni economiche per gli esercenti che saranno isolati da lavori e transenne, modello Cantierone di via Rizzoli. Richieste molto simili anche da Confesercenti.

«Noi non siamo contrari al progetto di scopertura del canale, perché crediamo che possa trasformare quell’area in una sorta di Navigli» spiega Loreno Rossi, «tuttavia siamo preoccupati per i due anni e passa di lavori. Anche perché la perdita dei 200 parcheggi sarà aggravata quando i lavori arriveranno in San Felice, dove si perderanno altri porti auto». Tutti problemi che saranno affrontati all’incontro già convocato in Comune: «Ci hanno chiamato a Palazzo d’Accursio giovedì» spiega Rossi. La giunta si sta infatti preparando ad amortizzare le critiche, che imperversano anche online, con gruppi Facebook dal titolo “Aggiornamenti quotidiani sulla disponibilità di parcheggi a Bologna”. Sottotitolo: “Non ce ne sono”. Il Comune prepara quindi incontri a tappeto nella zona Riva Reno, negozio per negozio. «Come abbiamo fatto anche in altre zone, incontreremo e parleremo con tutti» assicura l’assessora al commercio Luisa Guidone. Con lei, nel tour presso gli esercenti, ci sarà anche la titolare del traffico Valentina Orioli. E nei prossimi giorni il Comune illustrerà anche i dettagli dei lavori nell’area Riva-reno Lame, oltre alle compensazioni per il commercio.

Silvia Bignami, la Repubblica – 5 marzo 2024

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