Dopo le tante proteste, servizio di nuovo attivo grazie a Komen Italia e alla Fondazione del Monte
Dopo la chiusura che tante proteste aveva sollevato, l’ambulatorio di agopuntura del Bellaria, dedicato alle donne con tumore al seno, è stato riaperto. Sono almeno tremila le pazienti seguite dall’Oncologia medica dell’Ausl e in circa 800 chiedono di poter usufruire del trattamento per attenuare i dolori alle ossa, alle articolazioni e riacquistare il sonno. Una terapia che non è inserita nei Lea, i livelli essenziali di assistenza, quindi ha bisogno di finanziamenti extra. Infatti la riapertura dell’ambulatorio è stato possibile grazie al sostegno di Komen Italia e al finanziamento di Fondazione del Monte (20.000 euro).L’ambulatorio, che si trova al terzo piano del padiglione B del Bellaria, è attivo al momento due giorni alla settimana, martedì e giovedì, per un totale di sei ore, consentendo il trattamento di circa 36 pazienti, a ciascuna delle quali vengono dedicati una decina di cicli terapeutici. Ma, come hanno sottolineato sia Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl che Raffaele Donini, assessore regionale alla Salute, c’è tutta l’intenzione non solo di dare continuità a questo servizio senza che subisca nuove interruzioni, ma addirittura di ampliarlo con più spazi e più sedute per le pazienti che lo richiedono.
«L’agopuntura è una terapia integrata che ad oggi non è contemplata nei Lea (i livelli essenziali di assistenza) in grado di migliorare sensibilmente la qualità di vita delle pazienti oncologiche, favorendo una migliore gestione e un contenimento degli effetti collaterali dei principali trattamenti clinici – spiega Antonio Maestri, direttore del Dipartimento Oncologico dell’Ausl –. In particolare, è frequente che a causa dei trattamenti antiestrogenici a cui vengono sottoposte le donne, queste possano lamentare la comparsa di dolori muscolari e/o la sindrome vaso-motoria (scalmane) che influiscono sul benessere psico-fisico complessivo». Maestri sottolinea poi che l’età delle pazienti si sta abbassando, rispetto al passato.Non poteva mancare alla presentazione della riapertura dell’importanze servizio, la presidente del Comitato regionale Komen Italia, Carla Faralli. Tra i presenti anche l’assessore comunale al Welfare, Luca Rizzo Nervo e Pierluigi Stefanini, presidente Fondazione del Monte. Hanno portato la loro testimonianza, anche due pazienti. Elisabetta Quaranta, 54 anni, di Casalecchio di Reno: «Avevo molti problemi a dormire e vampate di calore notte e anche di giorno che non mi permettevano di avere una vita sociale. Ho sentito grandi benefici quando iniziato la terapia con agopuntura qui al Bellaria, è un team fantastico. Ho ripreso a dormire ed è migliorato tutto il resto». Stefania Piazzi, 55 anni, di Molinella racconta che ha avuto «più di un anno fa una recidiva. La terapia che consiste in un farmaco ormonale e uno chemioterapico ha fatto sorgere dolori a livello articolare, tendineo, rigidità in tutti i movimenti. Era diventato veramente invalidante per me: mezza giornata in piedi ero già da buttare via. L’agopuntura è l’unica cosa che mi ha dato dei miglioramenti, continuo ad avere dolori, ma nella mia situazione quando si hanno dolori continui da più di un anno anche il mimino miglioramento è un grande sollievo. Mi sento più elastica, ho più energia, riesco a dormire meglio. Speriamo di poterne giovare anche in futuro se il progetto va avanti».
Monica Raschi, Il Resto del Carlino – 27 febbraio 2024
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