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Città 30, nuovo scontro. Ascom: «Solo in centro»

Il direttore Tonelli: «Si torni ai 50 nel resto di Bologna con altre isole ambientali». L’assessora Orioli: «Così si torna indietro di 10 anni». Venerdì il summit Mit-Anci

Le distanze sulla Città 30 si allargano. E mentre, intanto, è stato fissato l’atteso summit tra il ministero dei Trasporti e l’Anci (l’Associazione dei Comuni) per venerdì mattina, la rottura tra commercianti e artigiani e il sindaco Matteo Lepore non accenna a sanarsi. Ieri, anzi, è andato in scena un nuovo round dopo le parole del direttore dell’Ascom, Giancarlo Tonelli, che dice sì alla Città 30, ma solo in centro storico, invitando a non scandalizzarsi per la richiesta di tassisti e autisti di auto blu sul ripristino dei vecchi limiti in una settantina di strade. «Noi continuiamo a proporre quello che abbiamo sempre proposto: un’attenzione complessiva nei confronti della città, in cui vivono e lavorano sia le famiglie che le imprese», dice Tonelli. Che invita, al «buonsenso amministrativo. Abbiamo suggerito, da tempo, al sindaco di mantenere il centro storico ai 30 chilometri orari, i 50 sui viali (come già previsto), ma di tenere gli stessi vecchi limiti a 50 anche su tutto il resto della città, con un’attenzione nei confronti delle isole ambientali. Siamo disposti anche a valutare l’inserimento di altre davanti a scuole o ospedali o strutture per anziani». 

La richiesta di Ascom è chiara: «Vorremmo che la viabilità rimanesse ai 50 in gran parte della città, con i controlli. Anche noi siamo dalla parte di coloro che ritengono che ci voglia un’attenzione nei confronti della sicurezza stradale». L’assessora alla Mobilità Valentina Orioli risponde picche: «I 30 nel solo centro storico sono una proposta che non corrisponde alle esigenze di Bologna. Da oltre dieci anni le zone 30 sono già nei quartieri, riportarle solo in centro vorrebbe dire rimettere indietro le lancette di oltre dieci anni». E aggiunge: «Ci sfugge poi il motivo per cui i residenti fuori dal centro dovrebbero correre maggiori rischi per la propria vita rispetto a chi risiede in centro. Bene il confronto, ma si torni a un dibattito informato». L’assessora, poi, fa riferimento alla direttiva licenziata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini: «Se dovessimo applicare alla lettera quei criteri le strade a 30 dovrebbero aumentare rispetto a oggi, non certo diminuire». Sostiene «con forza» Città 30, la segretaria dem Elly Schlein. E avverte Salvini: «Calpesta le autonomie dei sindaci che stanno cercando di trovare soluzioni come Bologna città 30 che già dimostra la capacità di aumentare la sicurezza e di migliorare la qualità della vita e dell’aria».

a. p., Il Resto del Carlino – 21 febbraio 2024

Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna

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