Eletto il nuovo consiglio del Gruppo Terziario Donna di Confcommercio. La presidente: «Voglio fare squadra con le colleghe, unendo le esperienze»
«Voglio fare squadra con le colleghe che mi accompagneranno in questo percorso: ognuna di noi ha qualcosa da insegnare, condividendo le proprie esperienze». Trilli Zambonelli, titolare dell’azienda di famiglia C.A.R. Concessionaria, accoglie così l’incarico di presidente del Gruppo Terziario Donna Confcommercio Ascom, che si occupa di tutelare e di promuovere l’imprenditorialità femminile.
Presidente Zambonelli, come ha accolto la notizia?
«Sono molto orgogliosa di questo incarico. Cercherò di portare tutta la mia esperienza lavorativa e qualche idea che aiuti l’imprenditoria femminile a farsi riconoscere come un’entità da rispettare».
Quanto lavoro c’è ancora da fare in questo senso?
«C’è da fare ancora tanto, perché la donna è ancora soggetta a retaggi culturali, per i quali è relegata a una serie di obblighi familiari che la rendono meno competitiva nel mondo del lavoro. Bisogna evitare di dare meno considerazione alle lavoratrici donne, una problematica che si vede anche sulla base della remunerazione. Con C.A.R., abbiamo ottenuto la certificazione per la parità di genere: mi sembra superfluo, essendo io imprenditrice che conta su molte dipendenti donne, dover certificare un atteggiamento che per me è la quotidianità. Credo che dovrebbe esserlo per tutti».
Che desideri ha?
«Voglio dare valore alla donna come persona e non perché fa parte di una categoria di genere. Va valorizzata la persona, con le sue capacità e i suoi limiti».
Quali sono i prossimi obiettivi?
«Lunedì avremo il primo incontro con il nuovo gruppo di lavoro. Ho raccolto, intanto, un po’ di idee su come potrebbe essere il nostro percorso. Ma prima di ogni cosa, il mio obiettivo è fare squadra: il consiglio è composto da una dozzina di donne, lavoratrici e imprenditrici, ognuna con un bagaglio lavorativo differente. La mia idea è quella di mettere in condivisione le nostre esperienze all’interno del progetto, così che ognuna possa dare il proprio contributo. In questo modo, si verrebbe a creare un tavolo di lavoro dove ognuna porta avanti le proprie esigenze, evidenziando attenzioni e sensibilità diverse».
Nel suo caso, dove vorrebbe porre l’accento?
«Vorrei concentrarmi sulla capacità delle donne di fare e dare lavoro».
Mariateresa Mastromarino, Il Resto del Carlino – 14 febbraio 2024
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