Il Comune sta pensando anche a un mercato contadino al sabato mattina. Presto il bando per finanziamenti. Manuela Nanetti: «Bene il bus 44 e il dialogo con l’amministrazione. Alla strada serve una nuova illuminazione»
Reggono, chi più chi meno, i negozi di via San Vitale zavorrati dalla chiusura della strada, a causa dei lavori che interessano la Garisenda. Dopo quasi tre mesi c’è sicuramente chi fa più fatica, e che sta perdendo «intorno al 10-15% di fatturato». Soffrono i bar, i supermercati, i generi alimentari dell’area, quella fermata dei bus davanti alla Coop ora non c’è più. E si sente. Ma c’è anche chi regge discretamente, tutto sommato, anche perché la clientela resta affezionata e i primi due mesi dell’anno, storicamente, non sono cartine di tornasole di grandi accelerate per il commercio. Mentre sono già in posizione cinque container difensivi davanti alla torre malata, incontriamo i commercianti per due chiacchiere di sollievo. «Noi abbiamo aperto quattro mesi fa, proprio quando è scoppiato il caso della Garisenda – spiega Giusy Cipriani, dipendente del negozio ‘Abbastanza adorabile’ –. Quindi per il fatturato non possiamo fare raffronti con il passato. Ma posso dire che per noi il passaggio c’è, tanta gente è incuriosita da quest’angolo della via. Certo, non c’è più il bus e questo pesa, speriamo che il 44 in piazza Aldrovandi aiuti. Se poi il Comune dovesse concederci degli sgravi fiscali per le imposte comunali, ancora meglio». Ottimismo anche alla Farmacia ‘Dalle Due Torri’.
«Non abbiamo avuto contraccolpi di fatturato. Certo, il bus 44 servirà – spiega il dottor Maurizio Falanelli –. Il dialogo con il Comune so che è proficuo, l’importante è che i tempi dei cantieri siano chiari. La pedonalità di questo tratto di strada? Eventi per ravvivarla sono i benvenuti. Anche gli sgravi fiscali, perché no, tutto aiuterebbe».
Scendendo più giù, direzione piazza Aldrovandi, si incontra ‘Mastri Cartai e dintorni’. «E’ stato qui il sindaco Matteo Lepore, la scorsa settimana, assieme all’assessora Luisa Guidone – spiega la titolare Manuela Nanetti, il negozio è diventato un po’ il quartier generale degli incontri con l’amministrazione –. Avevamo chiesto il bus per collegare la parte ‘buia’ della via ed è arrivato, il sindaco ci ha anche parlato di varie idee per animare la strada. Io ne sarei molto contenta. Per quanto riguarda il fatturato, io in particolare non ho avuto scompensi, ma altre attività di tipo più generale sicuramente». Il Comune sta pensando di portare in via San Vitale un mercato contadino, come quello che si fa in piazza Aldrovandi. Soltanto che in via San Vitale il mercato si terrebbe il sabato mattina. «Richiamare gente è fondamentale. Con il sindaco si è parlato anche di installazioni artistiche sospese, vediamo – continua Nanetti –. Mentre sarebbe molto importante dare una nuova illuminazione, più efficace, a tutta via San Vitale. Il Comune si è impegnato in questo senso, oltre che a tenere sempre puliti i portici. La speranza è che i lavori durino nel minore tempo possibile».
Palazzo d’Accursio darà fuori a breve un bando per le attività di via San Vitale, sullo schema di quanto già successo in Bolognina. Centomila euro per finanziamenti all’80% gratuiti, i negozi dovranno utilizzarli per attività di marketing, ristrutturazioni dei locali, rinnovamento del multimediale. I container che proteggono la Garisenda dai crolli, intanto, prossimamente potranno ospitare pannellature che fungano da ‘stradario’ per chi arriva da via Rizzoli, bisognerà indirizzare lo struscio anche oltre la cortina d’acciaio. «Stiamo reggendo, questi primi mesi dell’anno non sono solitamente particolarmente floridi, specie quando i saldi finiscono – sottolinea Silvio Valbonesi dell’omonimo negozio di calzature –. Siamo contenti del bus 44 che servirà piazza Aldrovandi, partirà dal primo marzo e vedremo se davvero ci darà una mano. Noi siamo sempre pronti al dialogo con l’amministrazione, in uno spirito sempre costruttivo»
Paolo Rosato, Il Resto del Carlino -8 febbrario 2024
Comune e commercianti insieme per l’area nel cuore del centro: «Valorizziamo i negozi storici e favoriamo l’insediamento di nuove realtà»