L’assessore regionale Corsini rassicura: «Pronti a rideterminare le risorse necessarie, per noi l’intervento rimane strategico»
La Regione è pronta a tutto pur di realizzare la seggiovia del Corno alle Scale. Il bando emanato dal Comune di Lizzano in Belvedere è andato deserto, ma viale Aldo Moro non si arrende. L’amministrazione guidata da Stefano Bonaccini ha intenzione di «rideterminare le risorse necessarie» per la realizzazione dell’opera, consultando preventivamente le imprese costruttrici per stabilire una cifra «che possano considerare adeguata per partecipare ad una procedura di gara». La Regione, con l’assessore regionale alle Infrastrutture Andrea Corsini che ha risposto ieri sulla vicenda al question time di viale Aldo Moro, non esclude nulla, compreso «l’acquisto di un impianto esistente da riposizionare».
Possibile anche la «revisione del progetto dell’impianto che porti a una riduzione dei costi», pur mantenendo lo stesso percorso. A quanto emerso, infatti, è stata la cifra stanziata per realizzare l’opera, circa sette milioni di euro, ad aver trattenuto le imprese del settore, peraltro presenti in «numero molto limitato nel panorama nazionale», come sottolinea lo stesso assessore. Dopo aver saputo del bando deserto, la Regione ha subito convocato un incontro «per individuare possibili soluzioni percorribili per realizzare l’intervento, che resta strategico». Pare che a trattenere le aziende sia stata in particolare la «preoccupazione che il costo delle materie prima continui ad aumentare anche nei prossimi mesi» a causa anche degli scenari di guerra in Ucraina e in Medio Oriente. Corsini ribadisce comunque la «determinazione con cui la Regione sta cercando di accompagnare il Comune di Lizzano in Belvedere» nella realizzazione dell’opera, tenendo conto che il termine per completare l’intervento è fissato per il 31 dicembre di quest’anno.
La capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti, autrice dell’interrogazione a cui ha risposto Corsini, parla di un «ritardo colpevole». «Apprendo con favore che resta la volontà della Regione di realizzare il progetto ma sorprende l’operato del Comune di Lizzano, perché queste difficoltà potevano essere valutate prima». Tra le ipotesi riportate poi da Corsini, Evangelisti boccia in particolare quella che porterebbe alla revisione del progetto, perché «vorrebbe dire allungare ulteriormente le tempistiche».
Il Resto del Carlino, 1 febbraio 2024
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