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Gran Reno, obiettivo sicurezza. Centinaia di ragazzini identificati I negozianti: «Bene i controlli»

Dopo i disordini delle scorse settimane, maxi-spiegamento di forze al centro commerciale di Casalecchio. I frequentatori soddisfatti

Quando si apre lo sportello del treno, lo stupore si dipinge sul volto del primo ragazzino che scende alla fermata Palasport di Casalecchio. Sulla banchina ci sono una cinquantina di operatori di polizia, carabinieri, finanza. Ci sono anche due militari dell’Esercito. Gli adolescenti, in lenta processione, mostrano loro i documenti. La procedura li infastidisce, perché rallenta il loro obiettivo: arrivare al terzo piano dello Shopville Gran Reno. Ma il massiccio impianto di sicurezza ammansisce anche gli animi più ribelli: così, uno dopo l’altro, i giovanissimi avventori del centro commerciale presentano i loro documenti. Chi la carta d’identità, chi la tessera sanitaria, chi l’abbonamento del bus. E, una volta fotoidentificati, passano avanti. 

Dentro lo Shopville, il pomeriggio del sabato trascorre sereno. Ci sono i quaranta steward privati a vigilare e richiamare a comportamenti corretti i giovanissimi, ma c’è anche la polizia, in borghese e in divisa, a passeggiare tra corridoi e tavolini. Una presenza che gradiscono tutti: «Siamo contenti di questi controlli – spiega Sofien di Bun Burger –, ben venga tutto ciò che permette di godere di questo posto in maniera positiva. Io non credo che questi ragazzini siano dei delinquenti, ma quando sono tanti, tutti insieme, si caricano a vicenda, fino al caos che abbiamo visto. Oggi ci sono tante persone, ma grazie ai controlli è tutto tranquillo. Ottimo». Anche Angelica Di Carlo, di Don Peppe, si dice «rasserenata da questa attenzione». Lei che, il giorno del famigerato concerto di Medy, ha visto un’orda di ragazzini invadere il suo locale: «Il personale ha cercato di difendere l’attività: quei ragazzini hanno provato a prendere sedie, estintori… abbiamo avuto molti danni. Sono contenta che ci siano le forze dell’ordine in presidio, spero di rivederle ogni weekend». 

Gli steward intanto passeggiano tra i tavoli, richiamano gli adolescenti quando occupano posti senza consumare, tentano una ‘mediazione’ quando vedono atteggiamenti sopra le righe. Ma in questo sabato freddo di gennaio, tutto è molto, molto più calmo del solito. «Questa presenza di forze dell’ordine, soprattutto in questo periodo di saldi, è molto rassicurante per noi – dice un’altra negoziante –: non solo per placare le intemperanze dei giovanissimi avventori, ma anche per intercettare i taccheggiatori che, pure, non mancano».

Nicoletta Tempera, Il Resto del Carlino -21 gennaio 2024

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