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Saldi invernali, negozianti fiduciosi per il rallentamento dell’inflazione

Resca: «Decisivi il calo dei costi energetici e i taglio del cuneo fiscale per le scelte sugli acquisti»

Sui saldi invernali Mario Resca, presidente Confimprese, parla di un sentimento orientato positivamente sia pure con moderazione. «L’inflazione è in netto calo, i costi dell’energia stabili e l’occupazione è in aumento- premette Resca -. così le catene del retail mostrano un cauto ottimismo. Chi vende prodotti per la cura della persona e di ottica stima una crescita del 10% a valore mentre per l’arredo- casa e l’abbigliamento secondo i dati dell’Ufficio studi Confimprese si prevedono cali». Una flessione del 10% per l’arredo mentre per il fashion è atteso un -5%. «Il quadro è complesso e non mancano fattori positivi, come il taglio del cuneo fiscale, che influenzeranno le scelte d’acquisto degli italiani – continua Resca -. Per questo aspettiamo sorprese positive perché le catene retail sono resilienti rispetto al commercio tradizionale». Gabriel Meghnagi, vice presidente di Unione Confcommercio di Milano, si attende un trend peri saldi in linea con il 2023. «Lo scontrino medio sarà intorno ai 175euroe potrebbero influire positivamente le vendite di capi spalla – dice Meghnagi. Inoltre i negozi offrono servizi di piccola sartoria mentre meno persone acquistano online perché diverse piattaforme fanno pagare free quando si rendono i capi d’abbigliamento».

Anche lsmaele Niero, Group sales director di Cisalfa Sport, prevede un trend in linea con quello dello scorso anno. «Le vendite saranno trainate da sport active come padel, tennis e running e stabili per l’abbigliamento che è influenzato dal meteo – rimarca -. Per i capi più invernali come le tute da sci e le giacche a vento gli acquisti potrebbero essere rinviati mentre l’incognita sono il citywear e lo sport wear perché è difficile prevedere il comportamento dei clienti». Segnali positivi arrivano da Ilaria Sorrentino direttore vendite di Camomilla, insegna d’abbigliamento con 220 negozi di cui il 6o% nel Mezzogiorno. <<Nell’ultima settimana dell’anno, generalmente poco mossa in attesa dei saldi, i risultati della vendita alla clientela fidelizzata sono stati incoraggiante ed fanno ben sperare- racconta Sorrentino. Certo la clientela è molto attenta al prezzo. Confidiamo in un incremento dello scontrino medio>>.

E.N., il Sole 24ore – 3 gennaio 2024

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