Manca un ultimo ok. Bugani: «Punto d’equilibrio». Ma due sigle diffidano il Comune
Va verso l’ok definitivo, siamo attorno al 12% in più, l’accordo tra i sindacati dei taxi che hanno firmato il protocollo d’intesa e il Comune su quanto aumenteranno le tariffe delle auto bianche. La percentuale è quella, manca un ultimo incontro come ha confermato ieri Massimo Bugani durante il question time. «Sull’aumento di tariffa stiamo giungendo all’accordo con un punto di equilibrio che soddisfa entrambe le parti – ha detto l’assessore, dopo aver risposto a una domanda d’attualità che riguardava la querelle legata al tassista ‘Red Sox’ Mantovani, sospeso da Cotabo –. Manca un ultimo incontro con i sottoscrittori dell’accordo, ma l’ultima proposta la riteniamo assolutamente ricevibile». Insomma, l’ultimo tassello del maxi accordo tra tassisti e Palazzo d’Accursio è in dirittura d’arrivo. «C’è stata condivisione e abbiamo cercato con il dialogo di tenere tutti e gli 11 punti dell’accordo assieme, si potrà arrivare a un ottimo risultato», ha aggiunto poi a margine lo stesso Bugani. Soddisfatta anche la Cna. «Scaramanticamente non vorrei ci fossero inciampi, quindi bene per l’annuncio di Bugani, ma stiamo ancora combattendo virgola su vorgola per avere l’accordo migliore – racconta Cosimo Quaranta –. Speriamo che tutto il pacchetto del nuovo accordo possa essere operativo entro sei mesi, anche prima di sei mesi. E’ un’intesa che per essere accettata deve far fare un passo in avanti alla categoria, l’aumento dei costi i tassisti finora se li sono pagati da soli».
Il protocollo con il Comune però, come noto, non è stato firmato da tutti. Hanno siglato Cna, Ascom, Unica Cgil e Confartigianato, si sono sfilati Uil Trasporti e Uri Taxi. Mercoledì c’è stata un’assemblea generale della categoria, ma le distanze sono rimaste. «Abbiamo inoltrato al Comune due diffide per comportamento antisindacale, una noi e una Uri – spiega Mirko Bergonzoni di Uil –, con richiesta di incontro urgente con l’amministrazione. Noi non veniamo chiamati, mentre le trattative con gli altri, tra l’altro sigle minoritarie per iscritti, vanno avanti. Non abbiamo ritenuto accettabile la subordinazione della percentuale dell’aumento tariffario all’accettazione del resto dell’accordo. Come non ci sono piaciute le ultime esternazioni dell’assessora Orioli». La firma potrebbe arrivare in un secondo momento, ma il dialogo deve riaprirsi. Ermanno Semiani (Uri Taxi): «Ho partecipato a decine di tavoli, mai vista una cosa del genere, non si può firmare un accordo presentato così. Speriamo di essere riconvocati presto al tavolo».
Paolo Rosato, Il Resto del Carlino – 16 dicembre 2023
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