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«Al lavoro per le navette in via San Vitale»

L’Ascom: “Tutto quello che può alleviare le difficoltà degli esercenti della zona è ben accetto

L’annuncio, un po’ a sorpresa, è arrivato al termine dell’accensione delle luminarie sull’Asinelli. Il Comune sta lavorando a un nuovo sistema di navette di trasporto pubblico per via San Vitale. La strada più colpita dal cantiere della Garisenda con la mobilità stravolta dallo stop a mezzi pubblici e privati e inevitabili ricadute per le attività economiche.

Una situazione non tollerabile visto che, come ha detto lo stesso sindaco, il cantiere per il restauro della Garisenda potrebbe durare anche dieci anni. «Nei prossimi giorni illumineremo anche via San Vitale, vogliamo lavorare con i commercianti perché questa è una zona viva e deve continuare ad esserlo», ha spiegato Lepore. «Con le associazioni economiche c’è un tavolo aperto con l’assessora Guidone — ha detto il sindaco —.

Stiamo pensando a una soluzione nuova, con collegamenti di autobus più piccoli che possano servire meglio la zona, ci stiamo lavorando ma lo attiveremo». Le navette per via San Vitale sono un pezzo del nuovo piano della mobilità che il Comune punta a presentare nelle prossime settimane. Nel caso specifico, si tratterebbe di mezzi piccoli che, da porta San Vitale, arriveranno vicino alle Torri prima di girare (una delle ipotesi è che possano passare da via Benedetto XIV) e poi tornare fuori dalle mura. I grandi autobus verranno confinati proprio li. Una soluzione che soddisfa, almeno in parte, le richieste dei commercianti «Tutto quello che può alleviare le difficoltà degli esercenti è ben accetto — fa sapere il presidente di Ascom, Enrico Postacchini —. Non è il nostro lavoro dire quanto dovrà durare il cantiere, il nostro compito è trovare idee di questo tipo per migliorare le condizioni di lavoro dei commercianti della zona». Ascom, nei giorni scorsi, ha tenuto a battesimo il comitato dei negozianti di piazza Aldrovandi e via San Vitale. «Serve per avere le antenne sul territorio, il centro va tutelato», chiude Postacchini. Più dubbiosa Confesercenti che ha definito «inaccettabile» la durata del cantiere per restaurare la Garisenda. «Ripristinare il trasporto pubblico va nella direzione di dare una mano — dice il direttore Loreno Rossi —. Il problema resta la durata dei lavori. Ai tavoli con il Comune mai si era parlato di io anni, massimo di 4. Così è impossibile. Servono sgravi, ristori e sopratutto la certezza dei tempi. Gli imprenditori devono poter programmare».

Ma. Mad. Corriere di Bologna – 9 dicembre 2023

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