Dieci operatori in campo sotto l’egida di Confcommercio: Sul tavolo l’ipotesi di orari più ‘elastici’ per le attività. Postacchini (Ascom): «Serve una rigenerazione urbana»
«Uno spazio vivo, ma sano». I commercianti di piazza Aldrovandi uniscono le forze e danno vita a un comitato che raccoglie, almeno per il momento, una decina di operatori sotto il sostegno di Confcommercio Ascom. Sono i gestori dei ‘chioschetti’ della piazza, che anche durante l’esperimento del numero chiuso e del ‘recinto’ nella notte di Halloween, hanno partecipato a mantenere sotto controllo la situazione, contribuendo al dispiegamento dei tutor e gestendo il bagno. Occhio, però: per i commercianti non se ne parla di una piazza con transenne 24 ore su 24. Piuttosto ben venga l’allungamento degli orari, magari più elastici, per contribuire a dare un freno alla Malamovida, che secondo gli operatori scatterebbe soprattutto dopo la chiusura dei locali. «Siamo dell’idea che una piazza chiusa e recintata non sia fruibile da nessuno – commenta Stefano D’Onofri di ‘Ragù & draft’, nominato presidente del comitato –. L’idea, invece, è quella di creare contenuti e far sì che lo spazio possa essere utilizzato da tutti, senza doverlo transennare». Sul tema interviene subito il sindaco Matteo Lepore, spiegando che non c’è l’intenzione di sigillare perennemente la piazza: «Se ognuno fa la propria parte e c’è prevenzione, non interverremo. Ma, se al contrario, ci sarà una concentrazione tale da richiedere un intervento, allora lo faremo», chiarisce Lepore.
Il primo passo del comitato riguarda l’attivazione di un Patto di collaborazione con l’amministrazione: «Vogliamo dare alla piazza un’identità precisa e tirare fuori tutto il suo potenziale – spiega D’Onofri insieme alla vicepresidente Rossana Volpi . Stiamo già dialogando con il Comune per dare vita a mercatini ed eventi che possano coinvolgere i bolognesi, sempre nel rispetto delle regole». Enrico Postacchini, presidente di Ascom, dal canto suo assicura la disponibilità dell’associazione a tutti i livelli «per una rigenerazione urbana vera». La nascita del comitato si inserisce anche all’interno di un accordo nazionale stretto con Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni) sulla vivibilità delle città, denominato progetto ‘Cities’: «Abbiamo un ottimo hardware che sono i centri urbani, va aggiornato il software», la metafora scelta da Postacchini.
L’altro tema centrale, come detto, è quello di ottenere orari ‘allungati’ per le imprese del commercio, come chiedono gli stessi operatori. Un’ipotesi su cui, spiega il direttore di Ascom Giancarlo Tonelli, «il comitato si è posto subito nella logica di trovare un punto di incontro con i residenti». «I primi a chiedere alle attività di estendere i loro orari sono stati proprio questi ultimi – prosegue Tonelli –. E ora siamo desiderosi di siglare un Patto di collaborazione su piazza Aldrovandi che coinvolga anche le forze dell’ordine». L’idea però non fa felice Giuseppe Sisti, portavoce del comitato di residenti ‘Via Petroni e dintorni’: « Questo è un comitato di baristi che fanno quello che vogliono: si è già ventilato un aumento dell’orario di apertura, addirittura 24 ore su 24. Ma stiamo scherzando? La città è fatta per essere abitata». «I residenti della piazza – incalza ancora Sisti – non hanno avuto alcun contatto né con questo comitato, né con Ascom. Non sono d’accordo con questa situazione». Il comitato continua a promettere massima collaborazione e dribbla le accuse: «Compatibilmente con le possibilità e le tempistiche comunali da rispettare, cerchiamo di occuparci della piazza, perché noi la viviamo 24 ore su 24». Alla presentazione del comitato hanno partecipato anche l’assessore al Commercio Luisa Guidone e Rosa Amorevole, presidente del quartiere Santo Stefano.
Francesco Moroni, Il Resto del Carlino – 2 dicembre 2023
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