I commercianti scettici sull’ipotesi di chiudere per lungo tempo la via alle auto «Saremmo penalizzati: residenti, corrieri e fornitori devono poter entrare»
II nostro volto commerciale non deve cambiare». I lavoratori di Strada Maggiore origliano l’ipotesi di vedere la propria via pedonalizzata e mettono sul piatto della bilancia i pro e i contro dell’eventuale decisione. Dal carico e scarico delle merci alla clientela che raggiunge miratamente i negozi e le botteghe con i veicoli – pubblici o privati che siano -, c’è molto a cui pensare. E il T-day ogni giorno fa storcere un po’ il naso ai commercianti. «Siamo sensibili al tema della sostenibilità, bisognerebbe sviluppare sistemi di trasporto diversi, che non rovinino il quadro cittadino – commenta Tiziana Sanzone di Fabrica Features -. Ma dal punto di vista commerciale, la pedonalizzazione non è una condizione favorevole. Le nostre attività commerciali riescono a mantenere il centro vivo, attivo e pulito, al riparo dal degrado. E con queste trasformazioni vengono penalizzate. Dovremo capire come questo inciderà sul lavoro, soprattutto per il carico e scarico della merce».
Ad allarmare i negozianti è il tema della logistica, visto che «abbiamo grandi quantità di materiale da trasportare – afferma Danilo Risi di Fotostamperia -. La gestione degli ordini e dell’arrivo dei materiali sarebbe complessa: potrei farmi recapitare tutto in negozio, ma il problema si sposterebbe sui corrieri e sui trasportatori. Qualche cliente passa in macchina per ritirare i prodotti, ma per gli ordini di grandi dimensioni non saprei come fare. La nostra realtà, per quanto riguarda la clientela, non soffrirebbe la pedonalizzazione. II cliente viene qui, perché ci conosce. Non sono contrario all’idea, ma bisognerebbe trovare delle soluzioni adeguate per permetterci di lavorare serenamente».
Una richiesta che arriva anche da Leica Store, che non chiude le porte a un’eventuale T-day quotidiano, ma propone un sistema «misto, metodo con cui corrieri e residenti possono transitare – raccontano Luca Bottazzi e Dominic Muolo -. La questione che ci preme è quella dei corrieri, perché ne abbiamo tanti. Già ora con San Vitale chiusa ne stanno risentendo, quindi bisognerebbe adottare un sistema dove moto, residenti e corrieri possono entrare». E in merito ai clienti, «può essere che qualche turista di altre città scopra la nostra vetrina di passaggio – commentano dal negozio di fotografia -. Ma di certo il cliente qui non parcheggia. L’importante è che non si trasformi la via in una realtà di street food».
Strada Maggiore vive già i fine settimana passeggiando con il T-day, «dunque potrebbe essere un vantaggio anche per i turisti – conclude Caterina Libouri di Double trouble -. Ma bisogna vedere e valutare come si svilupperebbe la dinamica: di certo una pedonalizzazione sarebbe un nodo per i residenti».
Mariateresa Mastromarino, Il Resto del Carlino -19 novembre 2023